Liberalismo classico

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Voce principale: Liberalismo.
John Locke, padre del liberalismo.

Il liberalismo classico è una corrente di pensiero politico ed economico che si sviluppò tra il XVII e il XIX secolo in Europa e negli Stati Uniti. Il liberalismo classico si basa su alcuni principi fondamentali, tra cui:

Il liberalismo classico è l'insieme delle idee dei whigs e dei radicals,[1][2] e rappresenta anche le posizioni politiche iniziali del Partito Liberale (evoluzione del Partito Whig).

Tra i principali esponenti del liberalismo classico si possono citare John Locke, Adam Smith, Montesquieu, Voltaire, Benjamin Franklin, Thomas Jefferson, Alexis de Tocqueville, John Stuart Mill e Benjamin Constant.

  1. ^ Andrew Vincent, Modern political ideologies, 3rd ed, Wiley-Blackwell, 2009, pp. 28-29, ISBN 978-1-4051-5495-6, OCLC 245025406. URL consultato il 18 ottobre 2021.
  2. ^ Friedrich von Hayek (a cura di), Liberalismo, su Enciclopedia del Novecento, Treccani, 1978.
    «In Inghilterra quest'uso del termine liberalismo comparve soltanto dopo l'unificazione di whigs e radicali in un unico partito, che dagli inizi degli anni quaranta divenne noto come Partito Liberale. E poiché i radicali si ispiravano in buona parte a quella che abbiamo designato come tradizione continentale, anche il Partito Liberale inglese all'epoca della sua massima influenza fece sue entrambe le tradizioni sopra menzionate. Stanti questi fatti, sarebbe scorretto qualificare come ‛liberale' esclusivamente l'una o l'altra delle due distinte tradizioni. Esse sono state talvolta designate come tipo ‛inglese', ‛classico' o ‛evoluzionistico', oppure come tipo ‛continentale' o ‛costruttivistico'»

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