Il liberismo (detto anche liberalismo economico, liberismo economico o libertà di mercato) è un sistema economico nel quale lo Stato si limita ad assicurare funzioni pubbliche che non possono essere soddisfatte per iniziativa individuale[1], e a garantire con norme giuridiche la libertà economica[1] e il libero scambio[2][3], e a offrire beni che non sarebbero prodotti a condizioni di mercato per assenza di incentivi[4].
È considerato il risultato dell'applicazione in ambito economico delle idee politiche e culturali liberali, per il principio secondo cui «democrazia vuol dire anche libertà economica», proposto da Friedrich August Von Hayek. I filosofi del diritto di orientamento liberista, come Bruno Leoni, si ritengono in antitesi col pensiero di quelli di orientamento statalista, come Hans Kelsen.