Bene protetto dall'UNESCO | |
---|---|
Confini dell'Impero romano | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2005 |
Scheda UNESCO | (EN) Frontiers of the Roman Empire (FR) Frontières de l’Empire romain |
Il Limes germanico-retico è un insieme di fortificazioni di confine, forti e fortini ausiliari (castella), torri o postazioni di guardia (turres o stationes), mura o palizzate e un vallo, eretti dai Romani a protezione dei confini delle province della Germania superiore e della Rezia e che racchiudeva tra i fiumi Reno e Danubio, i cosiddetti territori degli Agri decumates.[1]
Oggi molti storici, parlando di Limes, intendono quella parte di confine che si estendeva in Germania fra i fiumi Reno e Danubio, e che da Rheinbrohl, vicino a Neuwied, congiungeva Kelheim, dopo ben 548 km di strade, fortificazioni, torrette di avvistamento, fossati, agger e palizzate. Lungo il suo percorso, divenuto patrimonio dell'umanità sotto il patrocinio dell'UNESCO, si trovano gli importanti siti archeologici, con i relativi musei, di Aalen, Saalburg e Weißenburg in Baviera. Il 15 luglio del 2005 il limes germanico-retico è stato, infatti, incluso dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'umanità, unendosi al Vallo di Adriano, situato tra Scozia e Inghilterra (iscritto nel 1987). Nel 2008 a questa coppia si è aggiunto il Vallo Antonino.