Una lingua agglutinante è un tipo di lingua la cui morfologia impiega primariamente l'agglutinazione. Ciò significa che le parole sono costituite dall'accostamento di più morfemi che ne determinano il significato, ma tali morfemi (che possono includere ampliamenti o affissi) rimangono invariati dopo essere stati uniti fra di loro. Inoltre, ciascun morfema veicola un solo significato.[1]
In ciò l'agglutinazione differisce dalla flessione, che caratterizza invece le lingue flessive. Nella flessione l'accostamento dei morfemi può indurre varie modificazioni fonetiche dei morfemi stessi, fino a fonderli o a renderli irriconoscibili. Inoltre un singolo morfema può aggiungere più di un significato.[1]
Il termine fu introdotto da Wilhelm von Humboldt nel 1836 per classificare le lingue da un punto di vista morfologico.[2] Deriva dal verbo latino adglutino "incollare".