Lettone Latviešu | |
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Pronuncia | [ˈlatviɛʃu ˈvaluɔda] |
Parlato in | Lettonia |
Regioni | Regione baltica |
Locutori | |
Totale | 1,1 milioni di parlanti madrelingua (2013) |
Classifica | non tra le prime 105 |
Altre informazioni | |
Scrittura | Alfabeto latino |
Tipo | SVO flessiva |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue baltiche Orientali Lettone |
Statuto ufficiale | |
Ufficiale in | Unione europea Lettonia |
Regolato da | Valsts valodas centrs (Centro linguistico statale) |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | lv
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ISO 639-2 | lav
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ISO 639-3 | lav (EN)
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Glottolog | latv1249 (EN)
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Linguasphere | 54-AAB-a
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Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 Visi cilvēki piedzimst brīvi un vienlīdzīgi savā pašcieņā un tiesībās. Viņi ir apveltīti ar saprātu un sirdsapziņu, un viņiem jāizturas citam pret citu brālības garā. | |
La lingua lettone (nome nativo: latviešu valoda) è una lingua baltica orientale appartenente al ramo balto-slavo della famiglia delle lingue indoeuropee, parlata nella regione baltica. È l'idioma ufficiale della Lettonia, oltre che una delle lingue ufficiali dell'Unione europea. Al 2013, è parlata da 1,1 milioni di parlanti madrelingua.
Essendo una lingua baltica, il lettone è strettamente imparentato con il lituano; tuttavia il lettone ha seguito uno sviluppo più rapido.[1] Delle lingue baltiche solo il lettone e il lituano rimangono in vita, tuttavia, c'è un certo dibattito per cui il letgallo e il kursenieki (o curoniano dell'istmo di Curonia), mutuamente intelligibili con il lettone, debbano essere considerati varietà o lingue separate.[2]
Il lettone è apparso per la prima volta nella stampa a metà del XVI secolo con la riproduzione del Padre Nostro in lettone nella Cosmographia universalis di Sebastian Münster (1544), in caratteri latini.