Linguaggio

Un murale a Teotihuacan in Messico (II secolo circa) raffigurante una persona che emette un rotolo di linguaggio dalla bocca, a simboleggiare un discorso.

Il linguaggio è una forma di comunicazione tra due o più individui attraverso un determinato complesso di suoni, gesti, simboli e movimenti dotati di significato, che definiscono una lingua comune ad uno specifico ambiente di interazione.[1]

La facoltà di rappresentare un significato mediante un codice non è connaturata soltanto nell'essere umano, ma in molte specie di animali,[2] sebbene il linguaggio verbale umano abbia caratteristiche che lo differenziano grandemente da quello di quest'ultimi.[1] Alcuni autori contemporanei definiscono il linguaggio umano come uno strumento del pensiero, di cui la comunicazione è solo un accessorio non indispensabile, e le lingue vengono considerate come oggetti biologici e non come utensili progettati dagli esseri umani[3].

Anche le forme di comunicazione animale possono essere intese tuttavia come "linguaggio". Ad esempio, gli uccelli comunicano cinguettando, emettendo cioè suoni variamente modulati. Le api comunicano attraverso una speciale "danza" (la danza delle api). Le scimmie usano gesti e suoni. I cani e alcuni felini comunicano attraverso l'emissione di specifici odori. Alcuni pesci e le formiche comunicano attraverso l'emissione di specifiche sostanze chimiche. In generale, per riferirsi alle forme di comunicazione tra animali, si parla di comunicazione animale.[2][4]

  1. ^ a b Lemma linguaggio, treccani.it.
  2. ^ a b Dardano, p. 1.
  3. ^ Noam Chomsky, Tre lezioni sull'uomo, cap. 1 Che cos'è il linguaggio?, Ponte delle Grazie, 2017, ISBN 978-886833-632-5
  4. ^ Simone, Fondamenti di linguistica, cit., pp. 16 e 20-21.

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