Lohengrin (opera)

Lohengrin
Titolo originaleLohengrin
Lingua originaletedesco
MusicaRichard Wagner

(partitura online).

LibrettoRichard Wagner

(libretto online) (PDF). URL consultato il 19 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2013).

Attitre
Epoca di composizione1845 - 1848
Prima rappr.28 agosto 1850
TeatroWeimar, Großherzögliches Hoftheater
Prima rappr. italiana1º novembre 1871
TeatroBologna, Teatro Comunale
Personaggi
  • Enrico l'Uccellatore, re di Germania (basso)
  • Lohengrin (tenore)
  • Elsa di Brabante (soprano)
  • Goffredo, duca di Brabante, suo fratello (ruolo muto)
  • Federico di Telramondo, conte di Brabante (baritono)
  • Ortruda, sua moglie (soprano)
  • L'araldo del Re (basso o baritono)
  • Quattro nobili di Brabante (tenori e bassi)
  • Quattro paggi (soprani e contralti)
  • Nobili sassoni, turingi e brabantini, dame, vassalli, servi.

Lohengrin (AFI: /'lo:əngrin/) è un'opera romantica tedesca scritta e composta da Richard Wagner; si tratta della sua sesta composizione di questo genere in ordine cronologico[1]. Ne è la fonte il poema epico medievale tedesco Parzival di Wolfram von Eschenbach. Lohengrin, il cavaliere del cigno, uno dei custodi del Santo Graal, è infatti figlio di Parsifal, mitico cavaliere della Tavola rotonda, a sua volta protagonista dell'ultimo dramma di Wagner, scritto trent'anni dopo.

La prima rappresentazione si tenne a Weimar nel 1850 e fu curata da Franz Liszt, amico e sostenitore (e futuro suocero) di Wagner, all'epoca in esilio perché coinvolto nei moti del 1849[2].

La prima italiana (che fu anche il debutto assoluto di un'opera di Wagner sulle scene nazionali) si svolse invece nel 1871 a Bologna[3][4].

Fra i brani più noti dell'opera, si può citare il celebre coro nuziale, all'inizio dell'ultimo atto, ancora oggi viene eseguito in occasione delle cerimonie nuziali.

  1. ^ Manacorda.
  2. ^ Piero Gelli e Filippo Poletti, Lohengrin, in Dizionario dell'opera, 2008, p. 740, SBN IT\ICCU\LO1\1735322.
  3. ^ A. Testoni, Ottocento bolognese. Nuovi ricordi di Bologna che scompare, Bologna, Licinio Cappelli, 1933, pp. 69-76.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Amadeus

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