Luciano Bolis (Milano, 17 aprile 1918 – Roma, 20 febbraio 1993) è stato un antifascista e partigiano italiano di Giustizia e Libertà, membro del Partito d'Azione e del Movimento Federalista Europeo.
È rimasto celebre perché durante la Resistenza, caduto in mano tedesca, pur di non parlare e tradire i propri compagni si tagliò le corde vocali con un rasoio.[1]
Riposa nel cimitero di Ventotene, accanto alla tomba di Altiero Spinelli.