Muḥammad Muṣṭafā wuld[1] Shaykh Muḥammad Fāḍil b. Māmīn al-Qalqamī (in arabo ﻣﺤﻤﺪ ﻣﺼﻄﻔﺎ ﻭﻟﺪ ﺷﻴﺦ ﻣﺤﻤﺪ ﻓﺎﺿﻞ ﺑﻦ ﻣﺎﻣﻴﻦ ﺍﻟﻘﻠﻘﻤﻲ?; Oualata, 10 febbraio 1831 – Tiznit, 23 ottobre 1910) è stato un mistico e politico sahrāwī.
Soprannominato Māʾ el-ʿAynayn (lett. "Acqua degli occhi")[2] fu uno shaykh, combatté contro il colonialismo francese e spagnolo in Maghreb. Figlio di Muḥammad Fāḍil b. Māmīn al-Qalqamī (1780-1869), un famoso marabutto fondatore della Fadiliyya, una confraternita islamica sufi, facente parte della Qādiriyya.
- ^ La parola wuld, tratta dalla radice <w-l-d>, che significa "generare", è il perfetto equivalente mauritano e sahrawi del termine arabo ibn. Indica dunque anch'esso il rapporto di filiazione.
- ^ Secondo la tradizione, la madre Manna bint al-Maʿlūm al-Ijayjbiyya gli diede questo laqab (soprannome) perché Māʾ el-ʿAynayn era l'unico figlio maschio ed evocava con quel nome il pianto che avrebbe comportato una sua eventuale perdita, anche se non si può trascurare il fatto che l'espressione indicava, nell'antica poesia araba, la benefica pioggia.