Macedoni | |
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Nomi alternativi | Μακεδόνες/Makedónes |
Luogo d'origine | Macedonia |
Periodo | Dall'VIII secolo a.C. al II secolo a.C. |
Lingua | antico macedone, dialetto attico, koinè |
Religione | religione greca |
I Macedoni (in greco antico: Μακεδόνες?, Makedónes) erano un'antica tribù (o popolo) che viveva nella Macedonia, pianura alluvionale intorno ai fiumi Aliacmone e basso Assio, nella parte nord-orientale della Grecia continentale.
Essenzialmente un antico popolo greco,[1] si espansero gradualmente dalla loro patria, lungo la valle del fiume Haliacmon fino al confine settentrionale del mondo greco, assorbendo o scacciando le vicine tribù non greche, principalmente Traci e Illiri. Le loro credenze religiose rispecchiavano quelle di altri greci, seguendo le principali divinità del pantheon greco, sebbene i macedoni continuassero pratiche di sepoltura arcaiche che erano cessate in altre parti della Grecia dopo il VI secolo a.C..
Parlavano il macedone antico, sebbene la lingua di prestigio della regione fosse prima l'attico e poi la koinè greca.[2] Autori, storici e statisti del mondo antico hanno spesso espresso pareri ambigui o contrastanti sull'identità etnica dei macedoni come greci, semi-greci o persino barbari; tuttavia, dalle poche prove linguistiche e dai ritrovamenti epigrafici, l'antico macedone è considerato dalla maggior parte degli studiosi come un altro dialetto greco, probabilmente correlato al greco dorico o al greco nordoccidentale.[3]
Anche se composto da vari clan, il Regno di Macedonia venne fondato intorno all'VIII secolo a.C. dalla dinastia degli Argeadi e dalla famiglia che da essa prende il nome. La dinastia sarebbe stata fondata da Perdicca I, discendente del leggendario Temeno di Argo. Tradizionalmente governati da famiglie indipendenti, i macedoni sembrano aver accettato il dominio degli Argeadi al tempo di Alessandro I (498-454 a.C.). Sotto Filippo II (359-336 a.C.), ai macedoni sono attribuite numerose innovazioni militari, che hanno ampliato il loro territorio e aumentato il loro controllo su altri territori situati nella Tracia e ottenendo l'egemonia della Grecia. Questo consolidamento del territorio e l'innovazione tattico-militare resero possibili le gesta di Alessandro Magno (336-323 a.C.), con la sua conquista dell'Impero achemenide e di conseguenza l'inaugurazione dell'età ellenistica.
I macedoni furono infine conquistati dalla Repubblica romana, che smantellò la monarchia macedone alla fine della terza guerra macedonica (171-168 aC) e stabilì la provincia romana della Macedonia dopo la quarta guerra macedonica (150-148 aC).