Il Maestro di Giacomo IV di Scozia (1485 – 1526) è stato un miniatore e pittore fiammingo anonimo. È molto probabile che sia Gerard Horenbout.[1] Il suo nome è dovuto ad un ritratto di Giacomo IV di Scozia da lui realizzato che si trova all'interno del Libro delle ore di Giacomo IV e della Regina Margherita, ora conservato nella Biblioteca nazionale austriaca.[2] È considerato uno dei migliori miniatori attivi nelle Fiandre della generazione che ha preceduto Simon Bening,[2] ha contribuito a molti importanti manoscritti miniati, e forse ha diretto uno studio proprio.[1]
Stilisticamente le miniature del Maestro si distinguono per le loro figure robuste e non idealizzate, dipinte in paesaggi molto colorati, con blu e rossi molto saturi, oppure in interni dettagliati, e un uso della luce come mezzo per definire la profondità degli spazi e come elemento compositivo.[2] La sua innovazione più importante, particolarmente esplicita nel Libro delle ore Spinola,[2] fu probabilmente nel miniare due pagine aperte, riducendo al minimo lo spazio per il testo (a volte del tutto assente) e facendo in modo che le due miniature si guardassero.
Aveva un modo personale di sviluppare la narrazione, e usava frequentemente oscure immagini bibliche nella costruzione dei suoi dipinti; le sue scene di vita quotidiana, disegnate per i calendari miniati, sono considerate particolarmente vivide. Molto importante è il modo in cui il Maestro sperimentava con il formato dei suoi dipinti sulla pagina. Usando vari elementi illusionistici, spesso sfocava la linea tra le miniature e il bordo, anche con funzione narrativa.
A volte il suo lavoro viene associato a quello del Maestro della Bibbia di Lubecca. I suoi lavori più importanti comprendono il Libro delle ore Spinola, «il più pittoricamente ambizioso e originale tra i manoscritti fiamminghi del XVI secolo»,[3] il Breviario Grimani, il Libro delle ore Holford, il Libro delle ore Rotschild, il Libro delle ore vaticano e due miniature che oggi si trovano nel Museo Cloisters. Nel realizzare progetti più grandi ha spesso collaborato con altri artisti.[4]