Mamelucchi di Delhi

Disambiguazione – Se stai cercando altre informazioni sulla dinastia che governò l'Egitto, la Siria e parte della Penisola araba, vedi Mamelucchi.
Disambiguazione – Se stai cercando altre informazioni sul termine arabo che indica genericamente lo schiavo, vedi Mamelucco (schiavo).
Mamelucchi di Delhi
Dati amministrativi
Nome completoDinastia Mamelucca di Delhi
Lingue ufficialiPersiano[1]
CapitaleDelhi
Politica
Forma di governoSultanato
Sultanati
Nascita1206 con Quṭb al-Dīn di Delhi
Fine1290 con Muʿizz al-Dīn Qayqubādh
Territorio e popolazione
Religione e società
Religione di StatoIslam sunnita
Estensione del Sultanato di Delhi sotto la dinastia mamelucca
Evoluzione storica
Preceduto daChauhan
Dinastia Tomara
Dinastia ghuride
Dinastia Sena
Succeduto daKhalji
Ora parte diBangladesh (bandiera) Bangladesh
Cina (bandiera) Cina
India (bandiera) India
Nepal (bandiera) Nepal
Pakistan (bandiera) Pakistan

I Mamelucchi di Delhi - urdu: سلطنت غلامان , "Sulṭanat ghulāmān", dal termine persiano ghulām, "servitore, schiavo" (laddove "mamelucco" deriva dall'arabo mamlūk, "schiavo") - furono la dinastia che diede inizio al Sultanato di Delhi in India, durata dal 1206 al 1290. Il fondatore della dinastia, Qutb al-Dīn Aybak, era un ex-schiavo cumano-kipčako della tribù Aybak e luogotenente di Muhammad di Ghur in India, che lo liberò.

Quando Muhammad di Ghūr morì nel 1206 senza un erede, designando Quṭb al-Dīn, questi prese possesso del suo impero indiano. Stabilì la sede della sua capitale prima a Lahore, e più tardi a Delhi, dove iniziò la costruzione del complesso di Qutb.

Qutb al-Dīn morì accidentalmente nel 1210, e dopo una lotta di successione, Iltutmish, un altro ex-schiavo turco emerse come sultano e con la diplomazia riuscì ad impedire alle armate di Gengis Khan di assalire Delhi. Inoltre assicurò agli indù lo stato di dhimmi, e sposò la figlia di Quṭb al-Dīn.

La figlia di Iltutmish, Raziya Sultāna, succedette al trono del padre e fu l'unica donna musulmana a governare ufficialmente in India. Dopo la sua morte (venne uccisa nel 1240) il sultanato fu retto da "i Quaranta", ovvero le guardie turche di palazzo, tra le quali si distinse Balban.

Balban si garantì il trono riuscendo a prevalere sui governatori delle provincie che cercavano di ottenere l'indipendenza dal governo centrale, e contrastando l'avanzata mongola. Dopo il breve regno di Balban e del nipote, la dinastia mamelucca venne rovesciata da Jalāl al-Dīn Fīrūz Khaljī, generale dell'esercito di Balban, che fondò quella che fu la seconda dinastia di Delhi: la dinastia Khalji. I Khaljī, di origine turca, si erano insediati nella regione del Bihar e del Bengala sotto il regno di Muhammad di Ghūr.

  1. ^ Arabic and Persian Epigraphical Studies - Archaeological Survey of India, in Asi.nic.in. URL consultato il 14 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2018).

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