Mao Zedong 毛泽东 | |
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Mao Zedong nel 1959 | |
Presidente del Partito Comunista Cinese | |
Durata mandato | 19 giugno 1945 – 9 settembre 1976 |
Predecessore | Se stesso (come Presidente del Politburo Centrale) |
Successore | Hua Guofeng |
Leader Supremo della Repubblica Popolare Cinese | |
Durata mandato | 1º ottobre 1949 – 9 settembre 1976 |
Presidente | Se stesso Liu Shaoqi Song Qingling (ad interim) Dong Biwu (ad interim) Zhu De Song Qingling (ad interim) |
Capo del governo | Zhou Enlai Hua Guofeng |
Predecessore | Carica istituita |
Successore | Hua Guofeng |
Presidente della Repubblica Popolare Cinese | |
Durata mandato | 27 settembre 1954 – 27 aprile 1959 |
Capo di Stato | Se stesso |
Vice presidente | Zhu De |
Capo del governo | Zhou Enlai |
Predecessore | Se stesso (come Presidente del Governo Popolare Centrale) |
Successore | Liu Shaoqi |
Presidente del Governo Popolare Centrale della Repubblica Popolare Cinese | |
Durata mandato | 1º ottobre 1949 – 27 settembre 1954 |
Capo di Stato | Se stesso |
Vice presidente | Zhu De Liu Shaoqi Song Qingling Li Jishen Zhang Lan Gao Gang |
Predecessore | Carica istituita |
Successore | Se stesso (come Presidente della Repubblica Popolare Cinese) |
Presidente del Politburo centrale del Partito Comunista Cinese | |
Durata mandato | 20 marzo 1943 – 19 giugno 1945 |
Predecessore | Zhang Wentian (come Segretario generale del Comitato Centrale) |
Successore | Se stesso (come Presidente del Comitato Centrale) |
Presidente della Commissione militare centrale del Partito Comunista Cinese | |
Durata mandato | 8 settembre 1954 – 9 settembre 1976 |
Predecessore | Carica istituita |
Successore | Hua Guofeng |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Cinese (1921-1976) Kuomintang (1925-1926) |
Università | Quarta Scuola Normale dell'Hunan |
Firma |
Mao Zedong | |
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Mao Zedong nel 1931 | |
Nascita | Shaoshan, 26 dicembre 1893 |
Morte | Pechino, 9 settembre 1976 (82 anni) |
Cause della morte | Arresto respiratorio |
Luogo di sepoltura | Mausoleo di Mao Zedong, Pechino |
Etnia | Han |
Religione | Ateismo |
Dati militari | |
Paese servito | Cina controllata dai comunisti Repubblica di Cina Repubblica Popolare Cinese |
Forza armata | Armata Rossa Cinese Esercito Rivoluzionario Nazionale Esercito Popolare di Liberazione |
Specialità | Guerriglia |
Anni di servizio | 1927 - 1949 |
Grado | Comandante in Capo |
Guerre | Rivoluzione Xinhai Spedizione del Nord Guerra civile cinese Seconda guerra sino-giapponese |
Campagne | Campagne di accerchiamento Lunga marcia |
Comandante di | Armata Rossa Cinese Esercito Popolare di Liberazione |
Altre cariche | Presidente della Repubblica Popolare Cinese Presidente del Partito Comunista Cinese |
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Mao Zedong[5] o Mao Tse-tung (毛澤東T, 毛泽东S, Máo ZédōngP, Mao Tsê-tungW; ; Shaoshan, 26 dicembre 1893 – Pechino, 9 settembre 1976) è stato un rivoluzionario, politico, militare e poeta[1][2][3][4] cinese nonché presidente del Partito Comunista Cinese dal 1943 fino alla sua morte.
Sotto la sua guida, il partito comunista salì al governo cinese a seguito della vittoria nella guerra civile e della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, di cui dal 1949 fu presidente. Durante la guida della Cina sviluppò un marxismo-leninismo "sinizzato", noto come maoismo[6], collettivizzando l'agricoltura con il cosiddetto grande balzo in avanti. Il presidente cinese fu anche promotore di un'alleanza (che in seguito ruppe negli anni 1950) con l'Unione Sovietica e lanciò la cosiddetta grande rivoluzione culturale. Mao viene comunemente chiamato Presidente Mao (毛主席S, Máo ZhǔxíP). All'apice del suo culto della personalità Mao era comunemente noto in Cina come il "quattro volte grande": "Grande Maestro, Grande Capo, Grande Comandante Supremo, Grande Timoniere" (伟大导师,伟大领袖,伟大统帅,伟大舵手S, Wěidà Dǎoshī, Wěidà Lǐngxiù, Wěidà Tǒngshuài, Wěidà DuòshǒuP).
A partire dal 1949 Mao promosse molteplici riforme per trasformare il Paese, spesso utilizzando metodi violenti o giustificando le violenze compiute da gruppi popolari: iniziò con la riforma agraria cinese per ridistribuire le terre agricole, la campagna per la soppressione dei controrivoluzionari, che portò al laogai (l'utilizzo dei lavori forzati contro chi si opponeva) e le campagne dei tre anti e dei cinque anti, dirette contro la corruzione e i detentori di grandi capitali.
Dopo la pubblicazione della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese (1954) Mao promosse la campagna politica Movimento Sufan contro gli oppositori e la campagna anti-destra, una grande epurazione all'interno del Partito Comunista Cinese.
Negli anni tra il 1958 e 1961, Mao decise il "Grande balzo in avanti", un piano economico e sociale che risultò fallimentare, causando il crollo del sistema produttivo industriale e che viene considerato tra le possibili cause della grande carestia cinese, la più grande carestia della storia umana, durante la quale morirono milioni di persone. Seguirono il Movimento di Educazione Socialista nel 1963 e la Rivoluzione culturale nel 1966. Quest'ultima fu uno scontro politico all'interno delle Istituzioni, vinto da Mao, che coinvolse l'intero tessuto sociale della Cina.
Durante il governo di Mao, la popolazione cinese è aumentata da circa 550 a 900 milioni a causa dell'aumento dell'aspettativa di vita e del fatto che il governo cinese non ha attuato rigorosamente la sua politica di pianificazione familiare.[7][8] Inoltre, dal 1949 nei successivi trent'anni, il tasso di alfabetizzazione è passato dal 20% a oltre il 65% ed è notevolmente migliorata la condizione femminile.[7]
A Mao è attribuita la creazione di una Cina unificata e libera dalla dominazione straniera. Durante l'era di Mao Zedong, la Cina fu coinvolta nella scissione sino-sovietica, nella guerra sino-indiana, nella guerra del Vietnam, nell’ascesa dei Khmer rossi[9][10] e, con l’invio di truppe a supporto della Corea del Nord, nella guerra di Corea.[11]. Dai primi anni ‘70, anche tramite la diplomazia del ping pong, vi fu una distensione delle relazioni sino-statunitensi e la Repubblica Popolare Cinese ottenne il seggio cinese alle Nazioni Unite che fino a quel momento era attribuito alla Repubblica di Cina.[12]