Saralegui cresce nelle giovanili del Nacional, arrivando in prima squadra nel 1989 e giocando per quattro anni a Montevideo, conquistando un titolo nel 1992. Nell'estate del 1992, il ventiduenne uruguaiano è acquistato dal Torino di Moggi in cambio di 7,5 miliardi di lire, una cifra spropositata per un giocatore semisconosciuto: in seguito a un'inchiesta della guardia di finanza, si scopre che l'ingaggio di Saralegui al Torino serviva a coprire parte di quello di Aguilera, attaccante uruguaiano arrivato nella stessa sessione di mercato dal Genoa. Dopo due anni di panchina, viste le scarse qualità tecniche del centrocampista, il Torino lo spedisce a costo zero al Nacional: tornato in patria, il club di Montevideo lo gira subito in prestito agli argentini del Racing de Avellaneda,[1] dove trova un posto da titolare: 33 presenze e 5 gol prima di trasferirsi al Colon, restando nella massima divisione argentina. Segna 11 gol nella prima stagione, altri 10 nella seconda e gioca un altro paio d'anni nel club di Santa Fe, prima di fare ritorno ad Avellaneda, prima all'Independiente poi al Racing. Infine, nel 2001, torna nuovamente in patria, giocando in prima categoria con Nacional e Felix Montevideo prima di terminare la carriera nel 2004 dopo aver giocato l'ultima stagione all'Uruguay Montevideo, club di seconda serie.
Tra il 1993 e il 1997 è stato convocato in Nazionale con l'Uruguay: è sceso in campo in 33 occasioni, segnando 6 gol, giocando tre edizioni della Copa América e vincendo quella del 1995.
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