Marco Claudio Marcello | |
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Console della Repubblica romana | |
Denario con l'effige di Marco Claudio Marcello (I sec. a.C.) in un conio celebrativo curato da un discendente di Marcello, per ricordare la conquista della Sicilia (a questo allude il triscele a sinistra), avvenuta nel 212-210 a.C.[1] | |
Nome originale | Marcus Claudius Marcellus |
Nascita | ante 268 a.C. |
Morte | 208 a.C.[2] Venosa |
Figli | Marco Claudio Marcello, console nel 196 a.C. |
Gens | Claudia |
Edilità | 216 a.C.[3] |
Consolato | 222 a.C., 215 a.C.,[4] 214 a.C.,[5] 210 a.C.[6] e 208 a.C.[2] |
Proconsolato | 215 a.C.,[7][8] 213 a.C.,[9] 212 a.C.,[10] 211 a.C.,[11] 209 a.C.[12] |
Marco Claudio Marcello (in latino Marcus Claudius Marcellus; ante 268 a.C.[13] – Venosa, 208 a.C.) è stato un politico e generale romano, console per cinque volte, vincitore dei Galli Insubri (si dice che avesse ucciso di sua mano Viridomaro), militò durante la seconda guerra punica, dirigendo la ripresa di Roma dopo la disfatta di Canne. Soprannominato la "spada di Roma", fu il conquistatore di Siracusa (durante l'assalto alla città perì lo scienziato Archimede), guadagnando ai Romani il possesso della Sicilia[14].
Venne ucciso nel 208 a.C. durante uno scontro con reparti di cavalleria cartaginese di Annibale nei pressi di Venosa.[2]
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore LivioXXIII,31.12
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore LivioXXIII30.19
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore LivioXXIII,32.2