Marco Melani (San Giovanni Valdarno, 12 aprile 1948 – Roma, 13 aprile 1996[1]) è stato un critico cinematografico italiano.
«Melani che parte con gli occhi celesti / Melani che arriva possente l’abbraccio / Il sindaco padre, i calanchi, Masaccio / Il corpo gigante, sdrucite le vesti / Cercava la luce, la vita, i quattrini / Per essere povero in mezzo ai bagordi / Melani era bello, son belli i ricordi / Son belli i suoi sogni: Godard, Rossellini / Melani Francesco giullare di Dio / Truffaut, Enzo Ungari, Nietzsche, Tati / La droga che lui non chiamava Julie / Melani era lì quando lì c’ero anch’io / Bernardo, Giuseppe, Via Giulia è una suite / Melani con Kim, Gianni Amico, i lacchezzi / Gabriella Cristiani, Vigo, Enrico Ghezzi / Il fumo, Melani zero de conduite / Melani half-dollar, la tela, il Pci / La notte, Silvana, la grazia, il dolore / Aprà, Samuel Fuller a Salsomaggiore / Melani è un peccato che non sia più qui»