Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena

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Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena
Élisabeth Vigée Le Brun, Ritratto di Maria Antonietta con la rosa, olio su tela, 1783, Reggia di Versailles
Regina consorte di Francia e Navarra
Stemma
Stemma
In carica10 maggio 1774 –
1º ottobre 1791
PredecessoreMaria Leszczyńska
Successorese stessa (come regina dei Francesi)
Maria Giuseppina di Savoia (de iure, titolare dal 1795)
Regina consorte dei Francesi
In carica1º ottobre 1791 –
21 settembre 1792
Predecessorese stessa (come regina di Francia e di Navarra)
SuccessoreGiuseppina di Beauharnais (de facto, come imperatrice dei Francesi nel 1804)
Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie (nel 1830)
Nome completotedesco: Maria Antonia Josepha Johanna von Habsburg-Lothringen
italiano: Maria Antonietta Giuseppa Giovanna d'Asburgo-Lorena
TrattamentoSua Maestà
Altri titoliArciduchessa d'Austria
Principessa reale di Boemia, Ungheria, Toscana, Croazia e Slavonia
Delfina di Francia
Duchessa di Berry
NascitaHofburg, Vienna, Austria, 2 novembre 1755
MortePlace de la Concorde, Parigi, Francia, 16 ottobre 1793
Luogo di sepolturaBasilica di Saint-Denis, Necropoli reale, Parigi, Francia
Casa realeAsburgo-Lorena per nascita
Borbone-Francia per matrimonio
PadreFrancesco Stefano di Lorena
MadreMaria Teresa d'Austria
ConsorteLuigi XVI di Francia
FigliMaria Teresa
Luigi Giuseppe
Luigi Carlo
Sofia Elena
Religionecattolicesimo
Firma

«Il destino l'ha posta simbolica Regina di questo secolo, perché con esso viva la sua vita e muoia la sua morte.»

Maria Antonia Giuseppa Giovanna d'Asburgo-Lorena, nota semplicemente come Maria Antonietta (Vienna, 2 novembre 1755Parigi, 16 ottobre 1793), è stata regina consorte di Francia e Navarra, dal 10 maggio 1774 al 1º ottobre 1791, e regina dei Francesi, dal 1º ottobre 1791 al 21 settembre 1792, come consorte di Luigi XVI. Fu l'ultima regina di Francia dell'ancien régime.

In quanto figlia di Maria Teresa d'Austria e di Francesco Stefano di Lorena, alla nascita le era stato attribuito il titolo di arciduchessa d'Austria. Per suggellare l'alleanza tra l'Austria e la Francia contro la Prussia e l'Inghilterra, venne data in sposa, quattordicenne, al delfino di Francia, il futuro Luigi XVI. Trasferitasi a corte, nella reggia di Versailles, per sopperire alla solitudine, alla noia e a un matrimonio deludente e tormentato, cominciò a vivere nelle frivolezze, dedicandosi a costosi diversivi.[2]

La leggerezza del suo carattere, i favoritismi e le ingerenze negli intrighi di corte le inimicarono molte delle grandi famiglie dell'antica nobiltà, che contribuirono a diffondere maldicenze e dicerie contro di lei, soprannominata con sprezzo l'Austriaca.[3] Anche negli anni della maturità, nei quali avrebbe mostrato più senso di responsabilità e di riflessione, non sarebbe riuscita a cancellare, di fronte all'opinione pubblica, l'immagine di «donna frivola, irresponsabile, assetata di lusso e dissipatrice».[2]

Durante la rivoluzione francese, ostile a ogni compromesso con le idee liberali e accesa sostenitrice del diritto divino dei re, cercò di salvare la monarchia assoluta, anche attraverso i continui contatti con gli aristocratici emigrati, e sfruttando alcuni moderati come Mirabeau e Barnave. In seguito alla crescente ostilità popolare, dovuta anche al fallito tentativo di fuga, fu messa in stato di arresto insieme alla famiglia reale. Durante il periodo di prigionia, dopo la caduta della monarchia, dimostrò di essere una madre e una moglie esemplare.[4] Processata sommariamente e giudicata colpevole di alto tradimento dal tribunale rivoluzionario, seppur senza prove tangibili, morì con dignità sulla ghigliottina. La sua morte segnò la reale fine dell'ancien régime.[5]

  1. ^ Zweig 1948, p. 95.
  2. ^ a b Craveri 2006, pp. 24-28.
  3. ^ In francese Austriaca, cioè Autrichienne, venne facilmente diviso, durante gli anni della rivoluzione, in autruche (struzzo) e chienne (cagna), dando molte opportunità ai caricaturisti (Fraser 2003, p. 58).
  4. ^ Craveri 2008, pp. 372-373.
  5. ^ Lo storico Adriano Prosperi, parlando del famoso schizzo Maria Antonietta condotta al patibolo di Jacques-Louis David, dice: «La regina Maria Antonietta, ritratta da David mentre, con le mani legate ma col busto orgogliosamente eretto, si avviava al patibolo, fu l'immagine reale della fine dell'Antico regime e l'antesignana delle figure simboliche che incarnarono la nuova idea di giustizia posta sotto il segno della Nazione e amministrata in nome della Repubblica» (Prosperi 2008, p. 221).

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