Mariam-uz-Zamani | |
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Imperatrice madre dell'Impero Moghul | |
In carica | 3 novembre 1605 – 19 maggio 1623 |
Predecessore | Hamida Banu Begum |
Successore | Qudsia Begum |
Imperatrice consorte dell'Impero Moghul Shahi Begum Mallika-e-Muezamma Mallika-e-Hindustan | |
In carica | 6 febbraio 1562 – 27 ottobre 1605 |
Predecessore | Bega Begum |
Successore | Nur Jahan |
Altri titoli | Rajkumari di Amer |
Nascita | Forte Amer, Regno di Amer, 1542 |
Morte | Agra, 19 maggio 1623 |
Sepoltura | Tomba di Mariam-uz-Zamani |
Luogo di sepoltura | Sikandra, Agra |
Dinastia | Rajput di Kachhwaha (nascita) Moghul (matrimonio) |
Padre | Raja Bharmal |
Madre | Rani Champavati Solanki |
Consorte di | Akbar (1562-1605, ved.) |
Figli | Hassan Mirza Hussain Mirza Jahangir adottivi Daniyal Mirza Firoze Khanum |
Religione | Induismo |
Mariam-uz-Zamani (nota anche come Jodha Bai e Wali Nimat Begum; Regno di Amer, 1542 – Agra, 19 maggio 1623) è stata una principessa indiana, consorte favorita dell'imperatore Moghul Akbar e madre del suo successore Jahangir.
A differenza delle consorti Moghul che la precedettero, Mariam era una nativa indiana, appartenente alla tribù dei Rajput, ed era quindi di religione indù piuttosto che islamica[1][2][3]. Data in sposa ad Akbar per esigenze politiche, ne divenne la consorte principale e più amata, e fu fondamentale nel modellare le politiche di tolleranza religiosa e culturale del marito[4][5].
Descritta come dotata di non comune bellezza, grazia, gentilezza e intelligenza[6], godette di una posizione di alto rango a corte[7][8][9][10], anche a causa del suo essere la madre dell'erede presunto, ed esercitò una profonda influenza su Akbar, che non di rado la consultava sugli affari di Stato, e sul resto della corte Moghul, alla quale introdusse una serie di usanze indiane[5][11][12][13][14][15][16].