Mariner 10

Mariner 10
Immagine del veicolo
Dati della missione
OperatoreNASA
NSSDC ID1973-085A
SCN06919
DestinazioneVenere, Mercurio
EsitoMissione conclusa con successo
VettoreAtlas/Centaur
Lancio3 novembre 1973, 05:45:00 UTC da Cape Canaveral, USA
Luogo lancioCape Canaveral Launch Complex 36
Proprietà del veicolo spaziale
Potenza820 W
Massa502,9 kg totali (al lancio)
CostruttoreJet Propulsion Laboratory
Strumentazione
Sito ufficiale
Programma Mariner
Missione precedenteMissione successiva
Mariner 9 -

Il Mariner 10 (indicato anche come Mariner Venus/Mercury 1973 e Mariner-J[1]) è stata una sonda spaziale statunitense dedicata all'esplorazione di Venere e, in particolare, di Mercurio. Venne lanciata il 3 novembre 1973, sorvolò Venere nel febbraio dell'anno seguente e raggiunse Mercurio meno di due mesi dopo, il 24 marzo 1974. La sonda era stata progettata per eseguire due sorvoli del pianeta e non per l'ingresso in orbita attorno a Mercurio. Un'oculata strategia di missione, tuttavia, permise ben tre sorvoli del pianeta, l'ultimo dei quali ebbe luogo il 16 marzo 1975.

Al Mariner 10 spettano numerosi primati: è stata la prima sonda a visitare due pianeti, la prima ad utilizzare l'effetto fionda, la prima ad utilizzare la pressione solare sui suoi pannelli fotovoltaici a scopo propulsivo, la prima ad aver visitato Mercurio, la prima sonda statunitense ad aver fotografato Venere e la prima ad avere eseguito più sorvoli dello stesso corpo celeste.[1][2]

La sonda si avvicinò fino ad alcune centinaia di chilometri da Mercurio, trasmettendo circa 6000 fotografie e mappando il 40% circa della superficie del pianeta. Scoprì l'esistenza di una tenue atmosfera e del campo magnetico del pianeta.

La missione - costata approssimativamente 100 milioni di dollari, poco meno di un quinto del costo dell'intero Programma Mariner[1] - fu la più complessa fino ad allora lanciata.[3] Nonostante ciò, rientrava in un piano di esplorazione spaziale a basso costo che, come il successivo Programma Discovery, fu funestato da numerosi guasti ed avarie che quasi condussero al fallimento della missione stessa.[4]

  1. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore NSSDC
  2. ^ John E. Naugle, Foreword in James A. Dunne, 1978.
  3. ^ Corfield, R. M., p. 34, 2007.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Strom14

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