Max Forrester Eastman (Canandaigua, 4 gennaio 1883 – Bridgetown, 25 marzo 1969) è stato uno scrittore, critico letterario, poeta, ed un influente attivista politico statunitense.
Sostenne l'ideologia socialista e diventò uno dei principali sostenitori del movimento artistico e culturale del Rinascimento di Harlem. Prese parte a diversi circoli liberali e radicali nel Greenwich Village; per diversi anni, curò la rivista The Masses e, dopo la sua chiusura imposta dal governo per l'opposizione manifestata all'entrata in guerra degli USA, fu cofondatore con la sorella Crystal Eastman del mensile socialista The Liberator[1]. Nel 1922 si recò in Russia per studiare lo stato sovietico e in seguito, dopo la morte di Lenin, a causa della rivalità tra Joseph Stalin e Leon Trotsky che portò all'assassinio di quest'ultimo, e delle uccisioni di massa compiute durante il periodo delle Grandi Purghe, cambiò diametralmente punto di vista, trasformandosi in un acerrimo critico sia del socialismo che del comunismo. Diventò un conservatore e sostenne il libero mercato e il maccartismo, mantenendosi sempre però un libero pensatore.[2]
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