James Maxwell Anderson (Atlantic, 15 dicembre 1888[1] – Stamford, 28 febbraio 1959[1]) è stato uno scrittore statunitense.
Autore, poeta, giornalista e paroliere, membro fondatore della Playwrights' Company. Fu vincitore del Premio Pulitzer. James Maxwell Anderson è stato per due decenni uno dei drammaturghi più importanti del teatro americano dell'inizio del XX secolo, probabilmente il periodo di maggiore splendore del dramma americano. Alla sua morte, nel 1959, ha lasciato una produzione enorme, composta da 30 opere teatrali pubblicate, una raccolta di poesie, due raccolte di saggi o trattati e venti opere teatrali incompiute o inedite. Può essere considerato uno dei drammaturghi americani per antonomasia, sia per educazione sia per filosofia. Nonostante abbia trascorso gran parte della sua carriera di scrittore creativo a New York, si è dedicato all'America centrale con il cuore e l'anima. La sua carriera è stata fiorente dal 1923 al 1958, avendo numerosi successi a New York ed essendo paragonato a Eugene O'Neill.[2]