La meccanica ondulatoria è, con la meccanica delle matrici, una delle due prime e fondamentali formalizzazioni della meccanica quantistica. Dopo brevissimo tempo dalla loro pubblicazione divenne evidente che i due approcci costituivano due formalismi fisico-matematici diversi, ma equivalenti, della stessa teoria.
Nella meccanica ondulatoria a ogni particella è associata la funzione d'onda, che, sebbene all'inizio il suo significato non fosse affatto chiaro, è comunque caratterizzata, similmente all'equazione delle onde, da un'evoluzione temporale continua e deterministica secondo l'equazione di Schrödinger. Rispetto all'astrazione delle entità essenziali e dei salti quantici dell'approccio matriciale di Heisenberg, la meccanica ondulatoria si caratterizza, per usare le parole dell'autore, Erwin Schrödinger, per una maggiore visualizzabilità, oltre che per una minore complessità di calcolo. Si deve però notare come il suo andamento continuo venga bruscamente interrotto dall'atto della misurazione, che causa il cosiddetto collasso della funzione d'onda.