Meditazione

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San Francesco in meditazione, di Francisco de Zurbarán (1639)
Monaco buddhista Zen giapponese di scuola Sōtō ad Arashiyama, Kyoto mentre effettua la meditazione nella postura dello zazen.

La meditazione (dal latino meditatio, riflessione) è, in generale, una pratica che si utilizza per raggiungere una maggiore padronanza delle attività della mente, in modo che questa divenga capace di concentrarsi su un solo pensiero, su un concetto elevato, o un preciso elemento della realtà, abbandonando i soliti pensieri spiccioli e divenendo assolutamente acquietata, pacifica. Affine alla meditazione è la contemplazione, con la quale si intende la capacità di lasciar riposare la mente nel suo stato naturale. È una pratica volta quindi all'auto-realizzazione, che può avere uno scopo religioso, spirituale, filosofico, o mirare ad un miglioramento delle condizioni psicofisiche.[1]

Questa pratica, in varie forme, è riconosciuta da secoli come parte integrante di tutte le principali tradizioni religiose. Nelle Upaniṣad, scritture sacre induiste compilate a partire dal IX - VIII secolo a.C., è presente il primo riferimento esplicito alla meditazione giunto fino a noi. La meditazione è indicata con il termine sanscrito dhyāna (ध्यान).

Nell'ambito della psicosintesi è definita uno stato della coscienza ottenuto mediante l'indirizzamento volontario dell'attenzione verso un determinato oggetto (meditazione riflessiva) o mediante la completa assenza di pensieri (meditazione recettiva)[2].

Nella meditazione riflessiva l'oggetto della meditazione può essere qualsiasi cosa. In genere nella pratica vengono utilizzate visualizzazioni di elementi che riguardano il mondo interiore o di semplici oggetti, per raggiungere uno stato di maggiore concentrazione e ponderazione. Questo tipo di meditazione è usato spesso dalla cultura occidentale. La meditazione recettiva ha come scopo l'assenza di pensieri e permette alla mente di raggiungere un livello di "consapevolezza senza pensieri", ovvero libertà dall'attività psichica dell'essere umano, talvolta caotica e confusionaria. È un tipo di meditazione tipica di numerose filosofie e religioni orientali. Entrambi i tipi richiedono fasi di concentrazione.

  1. ^ (EN) Oshan Jarow, Meditation is more than either stress relief or enlightenment, su Vox, 22 agosto 2023. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  2. ^ Osho Rajneesh (1983) Il Libro Arancione. Tecniche di meditazione. Edizioni Mediterranee, Roma. ISBN 88-272-0145-9

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