Il corpus principale della letteratura merkavah fu composto in Israele nel I secolo,[3] sebbene gli sviluppi più importanti e duraturi si ebbero a Babilonia tra i secoli VII e XI;[3] riferimenti posteriori alla tradizione del Carro si possono trovare anche nella letteratura del chassidismo medievale (nell'ambito del movimento "Chassidei Ashkenaz").[4] Uno dei testi principali di questa tradizione è la Maaseh Merkavah (Opere del Carro)[5].
^Martha Himmelfarb: Merkavah Mysticism since Scholem, in Peter Schäfer, Wege mystischer Gotteserfahrung. Mystical Approaches to God, De Gruyter Oldenbourg, 2006, pp.19-20. ISBN 978-3486580068.
^Ezechiele 1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
^Andrei A. Orlov, From Apocalypticism to Merkabah Mysticism: Studies in the Slavonic Pseudepigrapha, Brill, 2007, p. 224: "Comunque, come nota Gruenwald, il corpus principale della letteratura Merkabah fu composto in Israele nel periodo 200–700 e.v. Alcuni riferimenti a questa tradizione si possono trovare anche nella letteratura dei Chassidim tedeschi (secoli 12º e 13º)..."
^Jacob Neusner, Neusner on Judaism: Literature, Ashgate Publishing, 2005, p. 74: "Quando Eleazaro completò le Opere del Carro, Yohanan si alzò e lo baciò sulla testa dicendo: Benedetto sia il Signore, Dio di Abramo. Giacobbe che diede ad Abramo un figlio saggio e che sapeva come enunciare la gloria di nostro padre in cielo."