Messia è il termine che designa una figura e una nozione importante per le tre principali religioni monoteistiche abramitiche: ebraismo, cristianesimo e islam, ma è presente anche nel rastafarianesimo e nel mazdeismo iranico. In tali religioni si crede che a un certo punto della storia debba comparire un inviato da Dio con il compito di eliminare le contraddizioni della condizione umana attuale.
Il Messia, salvatore e risolutore del tempo attuale, è l'instauratore di un tempo nuovo e definitivo (eschaton), che corrisponde, per i suoi vari contenuti di felicità e perfezione, alle aspirazioni della comunità che lo attende. Il Messia abolisce la realtà attuale e la sostituisce con una nuova realtà che, almeno nelle prospettive, si presenta come metastorica e mitica[1].
Per l'ebraismo il Messia ebraico deve ancora arrivare e governerà e unirà il popolo di Israele[2], conducendolo verso l'Era Messianica[3] di pace globale e universale. Non è previsto che abbia natura divina, ma unicamente umana.
Nel cristianesimo la figura del Messia coincide con quella di Gesù Cristo[Nota 1] quindi, di fatto, per i cristiani il Messia è già comparso e se ne aspetta la seconda venuta. La sua natura divina o umana è oggetto controverso delle diverse confessioni scismatiche.
Per diverse correnti dell'islam il Messia (Mahdi) deve ancora arrivare, ma per le correnti degli Ahmadiyya o per i devoti di Mirza Ghulam Ahmad sarebbe già arrivato. Sciismo e sunnismo concordano sul fatto che debba ancora arrivare, ma non sul suo stato di divinità.
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