Mihri Hatun (turco ottomano: مهری خاتون, "sole/luce"; Amasya 1460 circa – Amasya, 1506) è stata una poetessa ottomana conosciuta in Europa come la "Saffo ottomana" e "Lady Mihri".[1]
Sfidò il mondo letterario maschilista dell'epoca promuovendo l'immagine di una donna diversa da quella idealizzata dalla tradizionale poesia ottomana. Divenne nota per i suoi nazire ("parallelismi") con le opere di İsa Necati, di cui fu ammiratrice. Fu precursora della critica della poesia ottomana di corte che si sarebbe affermata tra il XIX e il XX secolo.[2]