Minerale grezzo

Minerale di ferro (formazione ferrifera a bande)
Metallo di manganesepsilomelano (dimensione: 6,7 × 5,8 × 5,1 cm)
Minerale di piombogalena ed anglesite (dimensione: 4,8 × 4,0 × 3,0 cm)
Minerale d'oro (dimensione: 7,5 × 6,1 × 4,1 cm)
Carrello per trasportare il minerale da una miniera in mostra all'Archivio e museo storico della miniera a Pachuca (Messico)

Un minerale grezzo è una manifestazione di una roccia o sedimento che contiene sufficienti minerali con elementi economicamente importanti, tipicamente metalli, che possono essere estratti in modo conveniente dal deposito.[1] I minerali grezzi sono estratti dalla terra attraverso l'industria mineraria; sono poi raffinati (spesso mediante fusione) per estrarre l'elemento o gli elementi preziosi.

Il grado o concentrazione di un minerale grezzo, o di un metallo, nonché la forma in cui esso si manifesta, influenzerà direttamente i costi associati all'attività di estrazione del minerale grezzo. Il costo di estrazione in tal modo deve essere ponderato rispetto al valore del metallo contenuto nella roccia per determinare quale minerale grezzo possa essere trattato e quale minerale grezzo abbia un grado troppo basso perché valga la pena di estrarlo. I minerali grezzi metalliferi sono generalmente ossidi, solfuri, silicati o metalli nativi (come il rame nativo) che non sono comunemente concentrati nella crosta terrestre, o metalli nobili (che solitamente non formano composti) come l'oro. I minerali grezzi devono essere trattati per estrarre gli elementi di interesse dalla roccia di scarto e dai minerali in essi contenuti. I corpi dei minerali grezzi sono formati da una varietà di processi geologici. Il processo di formazione dei minerali è chiamato minerogenesi.

  1. ^ John M. Guilbert e Charles F. Park, Jr., The Geology of Ore Deposits, W. H. Freeman, 1986, p. 1, ISBN 0-7167-1456-6.

Developed by StudentB