Il ritratto miniato è l'arte di raffigurare una persona su una piccola superficie.
Deriva dalle tecniche dei manoscritti miniati; si utilizzava di solito il guazzo, l'acquarello, o lo smalto su vari materiali; si decoravano anche oggetti personali come anelli, bracciali, tabacchiere o carnet di ballo che si offrivano in segno di amore o amicizia.
Era in voga tra le élite del XIV secolo, principalmente in Inghilterra e Francia e si è diffuso in tutto il resto d'Europa dalla metà del XVIII secolo, rimanendo molto popolare fino alla sviluppo della dagherrotipia e della fotografia a metà del XIX secolo.
Erano particolarmente utili per far conoscere persone tra loro distanti: un nobile, per proporre in matrimonio la figlia, poteva inviare un corriere con il ritratto a visitare i potenziali pretendenti. Soldati e marinai potevano portare miniature dei loro cari durante i viaggi, o una moglie poteva tenerne una del marito mentre lui era via.
I primi miniaturisti dipingevano ad acquerello su vellum. Durante la seconda metà del XVII secolo lo smalto su rame è diventato sempre più popolare, soprattutto in Francia. Nel XVIII secolo le miniature erano dipinte ad acquerello su avorio, che ormai era diventato relativamente a buon mercato. Ritratti miniati di piccole dimensioni, 40 x 30 mm, erano spesso utilizzati come ricordo personale o come gioiello o coperchio di tabacchiera.
Storicamente, i miniatori hanno giocato sulla definizione ambigua della loro arte per sfuggire ai vincoli delle corporazioni; raramente le loro opere sono firmate.