Un monthon (in thai: มณฑล) fu una suddivisione politico-amministrativa di primo livello del Regno di Rattanakosin, l'odierna Thailandia, sotto la cui giurisdizione furono raggruppate le preesistenti province. I primi monthon furono istituiti nel 1893 nel quadro della riforma thesaphiban (in thai: เทศาภิบาล, letteralmente: controllo sul territorio), che divenne legge ufficiale nel 1899. Monthon è la pronuncia in lingua thai del termine maṇḍala, ed è riferito al sistema politico-amministrativo che caratterizzò per diversi secoli i rapporti tra il potere centrale e le città-Stato tributarie, dette mueang, alle quali era concessa larga autonomia prima dell'introduzione di questa riforma.[1]
Con l'intento di creare uno Stato centralizzato, i nuovi monthon furono governati da speciali commissari nominati dal monarca, che gradualmente andarono a sostituire i vecchi governatori o sovrani tributari, entrambi tradizionalmente al potere per aver ereditato la carica da un familiare. Fu una delle più importanti riforme promosse per ammodernare il Siam dal re Chulalongkorn (Rama V) e contribuì a preservare il Paese dalla colonizzazione da parte dell'Impero britannico e dell'Indocina francese, che in quei decenni avevano conquistato i Paesi confinanti con il Siam. Fu scritta dal principe e ministro dell'Interno (mahatthai) Damrong Rajanubhab, fratellastro di Rama V,[1] famoso anche per le novità che introdusse nel campo dell'Istruzione pubblica e della storiografia nazionale.
Il sovrano proveniva da una famiglia numerosa, il padre e predecessore Rama IV aveva avuto da diverse mogli e concubine varie decine di figli, la cui educazione era stata affidata a precettori europei. Rama V proseguì con determinazione la strada delle riforme intrapresa dal padre, ma volle liberarsi dalla crescente influenza che l'aristocrazia della capitale aveva avuto sui regni precedenti. Tolse quindi potere e provvigioni a questi nobili e affidò gli incarichi di governo ai propri parenti, con i quali mise in atto la riforma thesaphiban e le molte altre che trasformarono il Siam in uno Stato moderno.[1]
I monthon furono aboliti nel 1932 con il colpo di Stato noto come rivoluzione siamese che pose fine alla monarchia assoluta, relegando i sovrani della dinastia Chakri ad un ruolo secondario e limitandone il potere al disbrigo di semplici formalità burocratiche o cerimoniali. Al posto dei monthon, la suddivisione territoriale di primo livello tornò ad essere quella delle province.[2]