Monza (AFI: /ˈmonʦa/[7]; Monscia in dialetto monzese[8][9], [ˈmũːʃa]) è un comune italiano di 123 205 abitanti[4], capoluogo della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia e centro di una delle aree più produttive d'Europa[10]. È il terzo comune della regione Lombardia per popolazione, preceduto da Milano e da Brescia. Fa parte dell'area urbana di Milano.
In epoca romana è attestata come Moguntiacum (Joannes Georgius Graevius, Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae: Ligurum et Insubrum, seu Genuensium et Mediolanensium), ma altri autori segnalano il vicus di Modicia, anche se nel territorio monzese sono state rinvenute testimonianze di presenze umane molto anteriori. Monza si trovava sulla Via Aurea o Via Spluga, strada consolare romana diretta a Lecco e al passo dello Spluga.
La città conobbe un periodo di particolare rilevanza politica e di intenso sviluppo artistico durante il VII secolo, quando fu capitale estiva del Regno longobardo; in seguito la città entrò nei domini del Sacro Romano Impero, pur con ampi margini di autonomia, e infine, dall'XI secolo, entrò nell'orbita di Milano. Monza è stata inoltre sotto la signoria dell'illustre casato dei Principi Morigia alleati dei Visconti. Libero comune nel XIII secolo, nel XIV secolo Monza entrò nei domini dei Visconti di Milano, dei quali seguì la sorte passando poi sotto il dominio della potente famiglia Durini di Milano in pieno periodo di dominazione spagnola. I Durini diedero alla città e a tutto il suo esteso territorio un impulso economico e culturale di grande rilievo, costruirono importanti edifici commissionati ai più importanti architetti del tempo, diedero vita a grandi campagne decorative nei loro palazzi così come nel Duomo, in cui operarono gli stessi artisti scelti dai Durini per il fastoso palazzo di Milano in via Durini. I Durini furono determinanti oltre che per i rapporti che tenevano con gli Asburgo e per il prestigio della loro corte che tenevano a Monza di artisti e intellettuali a influenzare la scelta di Maria Teresa d'Austria a portare proprio in questa città la corte asburgica, edificandovi così la villa arciducale, ora chiamata Villa Reale. I Durini dominarono la città e il suo territorio fino alla fine del regime feudale. Monza rimase poi sotto il dominio austriaco, fino a diventare parte, nel 1859, del Regno di Sardegna (poi Regno d'Italia dal 1861).
Il 29 luglio 1900 viene assassinato a Monza, per mano dell'anarchico Gaetano Bresci il re d'Italia Umberto I. Nel 1910 venne ultimata la Cappella Espiatoria, costruita per commemorare il decennale dell'uccisione del sovrano.
In tutte le direzioni del nucleo originario della città, riunite attorno al duomo di San Giovanni Battista e all'Arengario, sono recentemente emerse aree residenziali e industriali. Monza, già centro tessile e artigianale specializzato in fabbriche di cappelli, ora è diventato un importante centro industriale (ingegneria, industria elettrica, alimentare, cartaria, plastica e abbigliamento e tessile) e servizi, in particolare centri commerciali.
È, inoltre, particolarmente nota per la presenza dell'Autodromo nazionale, dove si disputa il Gran Premio d'Italia di Formula 1.
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