Morbillo

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Morbillo
Esantema maculo-papuloso di colore rosso cupo, confluente, specie al volto
Specialitàinfettivologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD008457
MedlinePlus001569
eMedicine966220

Il morbillo (dal latino morbus, malattia[1]) è una malattia infettiva esantematica altamente contagiosa causata da un virus, il Paramyxovirus del genere Morbillivirus.[2][3]

Il morbillo provoca principalmente un'eruzione cutanea simile a quelle della rosolia o della scarlattina, che il più delle volte si risolve spontaneamente[4] ma che può, in casi relativamente rari, portare alla morte, perdita della vista[5], perdita dell'udito[6], danni cerebrali permanenti.[2] I segni e sintomi iniziali di solito includono febbre, spesso superiore a 40 °C, tosse, naso che cola e occhi rossi.[2][7] Due o tre giorni dopo l'inizio dei sintomi, piccole macchie bianche possono formarsi all'interno della bocca, note come macchie di Köplik. Un rash cutaneo rosso e che di solito inizia sul viso e poi si diffonde al resto del corpo, esordisce tipicamente da tre a cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi.[7] I sintomi si sviluppano solitamente in 10-12 giorni dopo l'esposizione a una persona infetta e si protraggono per 7-10 giorni.[8][9] Le complicanze si verificano in circa il 30% dei casi, nei bambini inferiori a 5 anni di vita, e possono includere, tra le altre, diarrea (8%), otite (7%), polmonite (6%), encefalite (0,1%).[8][10] La malattia è responsabile di un numero di morti che va dalle 30 alle 100 ogni 100 000 persone infette e, solitamente, per superinfezioni batteriche[4]. La rosolia (morbillo tedesco) e il morbillo sono malattie diverse.[11]

Il morbillo è una malattia che si diffonde facilmente per via aerea, soprattutto attraverso i colpi di tosse e gli starnuti delle persone infette. Può anche essere diffuso attraverso il contatto con la saliva o le secrezioni nasali.[8] Nove persone su dieci che non sono immuni e condividono lo spazio in cui vivono con una persona infetta, saranno contagiate. Le persone sono infettive da quattro giorni prima a quattro giorni dopo l'inizio del rash.[10]

Una volta contratto, il morbillo dà un'immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l'intera durata della vita.[4][8] Il test per la ricerca del virus, da utilizzare nei casi sospetti, è importante per le iniziative della sanità pubblica.[10]

Il vaccino contro il morbillo è efficace nel prevenire la malattia. La vaccinazione ha portato a una diminuzione del 75% dei decessi dovuti a questa malattia tra il 2000 e il 2013 e circa l'85% dei bambini a livello mondiale sono vaccinati. Nessun trattamento specifico è disponibile. La terapia di supporto può migliorare la prognosi.[8] Questa può consistere nella somministrazione di una soluzione orale di reidratazione, cibo sano e farmaci per controllare la febbre.[8][9] Gli antibiotici possono essere utilizzati nel caso si verifichi un'infezione batterica secondaria, come la polmonite. L'assunzione di vitamina A è anche consigliata nei Paesi in via di sviluppo.[8]

In epoca pre-vaccinale, il morbillo era endemico in quasi tutto il mondo e la maggior parte delle persone venivano infettate durante l'infanzia. Si verificavano focolai regolari a intervalli di 2 – 5 anni nella maggior parte delle popolazioni, e poche persone rimanevano sensibili oltre 20 anni di età.[12] Oggi, il morbillo, nonostante le campagne di vaccinazione, continua a colpire vari milioni di persone l'anno,[2] soprattutto nelle aree in via di sviluppo dell'Africa e dell'Asia[8] ed è, tra quelle prevenibili con il vaccino, la malattia che provoca il maggior numero di morti rispetto a qualsiasi altra patologia.[13] Nel 2013 vi sono stati circa 96 000 decessi dovuti al morbillo, un dato in calo rispetto ai 545 000 decessi registrati nel 1990.[14] Si stima che negli anni 1980, la malattia causasse 2,6 milioni di morti all'anno.[8] Prima che fosse disponibile il vaccino, negli Stati Uniti si verificavano da tre a quattro milioni di casi ogni anno.[10] La maggior parte delle morti riguarda bambini di età inferiore ai cinque anni.[8] Il rischio di morte tra gli infetti è di solito dello 0,2%,[10] ma può arrivare fino al 10% in coloro che accusano malnutrizione.[8] Si ritiene che non colpisca gli altri animali.[8]

  1. ^ morbillo in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 3 dicembre 2018.
  2. ^ a b c d Caserta, MT (a cura di), Measles, su Merck Manual Professional, Merck Sharp & Dohme Corp., settembre 2013. URL consultato il 23 marzo 2014.
  3. ^ Measles (Red Measles, Rubeola), su Dept of Health, Saskatchewan. URL consultato il 10 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
  4. ^ a b c Morbillo, su epicentro.iss.it. URL consultato il 25 aprile 2017.
  5. ^ Semba RD, Bloem MW., Measles blindness, in Surv Ophthalmol., vol. 49, n. 2, 2004, pp. 243-55.
  6. ^ Cohen BE, Durstenfeld A, Roehm PC, Viral Causes of Hearing Loss: A Review for Hearing Health Professionals, in Trends in Hearing, 2014.
  7. ^ a b Measles (Rubeola) Signs and Symptoms, su cdc.gov, 3 novembre 2014. URL consultato il 5 febbraio 2015.
  8. ^ a b c d e f g h i j k l Measles Fact sheet N°286, su who.int, novembre 2014. URL consultato il 4 febbraio 2015.
  9. ^ a b Conn's Current Therapy 2015: Expert Consult - Online, Elsevier Health Sciences, 2014, p. 153, ISBN 978-0-323-31956-0.
  10. ^ a b c d e William Atkinson, Epidemiology and Prevention of Vaccine-Preventable Diseases, 12ª ed., Public Health Foundation, 2011, pp. 301-323, ISBN 978-0-9832631-3-5. URL consultato il 25 aprile 2017.
  11. ^ John A. Marx, Rosen's emergency medicine : concepts and clinical practice, 7th, Philadelphia, Mosby/Elsevier, 2010, p. 1541, ISBN 978-0-323-05472-0.
  12. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ecdcfs
  13. ^ SK Kabra e R Lodhra, Antibiotics for preventing complications in children with measles, in Cochrane Database of Systematic Reviews, vol. 8, 14 agosto 2013, pp. CD001477, DOI:10.1002/14651858.CD001477.pub4, PMID 23943263.
  14. ^ Collaborators GBD 2013 Mortality and Causes of Death, Global, regional, and national age-sex specific all-cause and cause-specific mortality for 240 causes of death, 1990-2013: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2013., in Lancet, vol. 385, 17 dicembre 2014, pp. 117-171, DOI:10.1016/S0140-6736(14)61682-2, PMC 4340604, PMID 25530442.

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