Muhammad III di Granada

Muhammad III
sultano di Granada
Stemma
Stemma
In carica8 aprile 1302 –
14 marzo 1309
PredecessoreMuhammad II
SuccessoreNasr
Nome completoAbu Abdullah Muhammad ibn Muhammad[1]
NascitaGranada, 15 agosto 1257
MorteAlhambra, 21 gennaio 1314 (56 anni)
SepolturaCollina di Sabika, Alhambra
DinastiaNasridi
PadreMuhammad II
ReligioneIslam

Abū ʿAbd Allāh Muḥammad ibn Muḥammad (in arabo أبو عبد الله محمد بن محمد?), detto al-Makhlūʿ (in arabo المخلوع?, "il Deposto" per via della sua breve parentesi al potere) (Granada, 15 agosto 1257Alhambra, 21 gennaio 1314) è stato il terzo sultano nasride del Sultanato di Granada e ricoprì tale ruolo dal 1302 al 1309.

Salì al trono di Granada dopo la morte di suo padre Muhammad II, che secondo alcune voci fu dovuta a un avvelenamento causato proprio da Muhammad III. Il nuovo sultano si distinse presto per una personalità assai complessa e controversa, caratterizzata da un'incredibile crudeltà combinata a grande raffinatezza, cultura e passione per l'arte e la poesia. Con il passare degli anni diventò ipovedente, evento il quale lo costrinse a delegare molti compiti politici ad alti funzionari, in particolare al potente visir Ibn al-Hakim al-Rundi.

Muhammad III ereditò una guerra ancora in corso contro la Castiglia. Forte dei recenti successi militari conseguiti da suo padre, riuscì a espandere ulteriormente il territorio di Granada quando conquistò Bedmar nel 1303. Negoziò un trattato con la Castiglia l'anno successivo, ai sensi del quale le conquiste di Granada furono riconosciute a patto che Muhammad giurasse fedeltà al re nemico, Ferdinando IV, cosa che fece rendendogli omaggio. Muhammad cercò inoltre di inglobare entro i suoi domini Ceuta, nel Nord Africa. Per raggiungere questo obiettivo, incoraggiò prima la città a insorgere contro i suoi governanti merinidi nel 1304, e poi, due anni dopo, invase e conquistò lui stesso la città. Ciò permise a Granada di controllare entrambi i lati dello stretto di Gibilterra, poiché il lato europeo già faceva parte del sultanato. Ciò allarmò i tre vicini più grandi di Granada, ovvero la Castiglia, i Merinidi e l'Aragona, che alla fine del 1308 avevano formato una coalizione contro Granada. Le tre potenze si stavano preparando a muovere guerra contro Granada quando Muhammad III fu deposto con un colpo di stato di palazzo. La sua politica estera e i suoi passati ammiccamenti alle potenze cristiane lo avevano reso decisamente impopolare agli occhi dei nobili granadini, e il visir Ibn al-Hakim, che a causa della quasi cecità di Muhammad ormai diventato il sultano de facto, fu scacciato dalla corte e giustiziato. Il sovrano deposto venne rimpiazzato dal fratellastro Nasr il 14 marzo 1309. A Muhammad fu permesso di vivere ad Almuñécar, ma, in seguito a un tentativo dei suoi seguaci di rovesciare Nasr, egli fu condannato a morte cinque anni più tardi all'Alhambra.

A differenza dei lunghi regni di suo padre e suo nonno, Muhammad I, il regno di Muhammad III si rivelò notevolmente effimero; in seguito fu conosciuto con l'epiteto di al-Makhlu' ("il Deposto"). A lui si deve la costruzione della Grande Moschea dell'Alhambra (poi distrutta da Filippo II nel XVI secolo) e del Palazzo Partal all'interno dell'Alhambra. Supervisionò inoltre la costruzione dei vicini bagni pubblici, grazie alle cui entrate finanziò la realizzazione della moschea. Divenne infine noto per il suo senso dell'umorismo e per la composizione di diverse liriche, due delle quali sono conosciute perché integralmente trasposte nell'opera di Ibn al-Khatib intitolata Al-Lamha.


Developed by StudentB