Muro di Berlino

Muro di Berlino
(DE) Berliner Mauer
(DE) Antifaschistischer Schutzwall
Il Muro di Berlino in costruzione il 20 novembre 1961
Localizzazione
StatoGermania Est (bandiera) Germania Est
Stato attualeGermania (bandiera) Germania
RegioneBerlino
CittàBerlino
Coordinate52°30′16″N 13°26′28″E
Informazioni generali
TipoBarriera
Altezza3,6 m
Inizio costruzione13 agosto 1961
CostruttoreGermania Est (bandiera) Germania Est
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
MaterialeCemento armato
Condizione attualeIn gran parte demolito
Visitabile
Sito webwww.berliner-mauer-dokumentationszentrum.de/
Lunghezza155 km
Informazioni militari
UtilizzatoreGermania Est (bandiera) Germania Est
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Funzione strategicaIl muro circondava Berlino Ovest per impedire le fughe di cittadini residenti nella Germania Est verso la Germania Ovest
Termine funzione strategica9 novembre 1989
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Il Muro di Berlino (in tedesco Berliner Mauer, nome ufficiale: Antifaschistischer Schutzwall, tradotto Barriera di difesa antifascista)[1][2][3][4][5] fu un sistema di barriere attivo dal 1961 al 1989, eretto da parte del governo della Germania Est per impedire la libera circolazione delle persone verso la Germania Ovest.

Il "Muro" era un lungo sistema di recinzione in cemento armato, lungo 155 km e alto 3,6 metri, che circondò dal 1961 la parte occidentale della città di Berlino, appartenente alla giurisdizione della Germania Ovest, ampia circa 480 km² e comunemente detta Berlino Ovest, per separarla dalla parte orientale della stessa città, divenuta capitale della Germania Est e comunemente detta Berlino Est.

  1. ^ Termine coniato nel 1961 da Horst Sindermann; cfr. Domenico Mugnolo. Gut, vernünftig und sittlich?, tratto da Scrittori a Berlino nel Novecento, curato da Giulia Cantarutti. Ed. Pàtron, 2000. ISBN 978-88-555-2558-9. pag.141 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2012).
  2. ^ Maria Serena Natale, «In tram per vedere l'Est quando cadde il Muro»., Corriere della Sera, 2-11-2009.
  3. ^ (DE) Christian Jung. Geschichte der Verlierer: historische Selbstreflexion von hochrangigen Mitgliedern der SED nach 1989, ed. Winter, 2007. ISBN 978-3-8253-5308-7. pag.100 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2012).
  4. ^ (DE) Eingemauert: Der „antifaschistische Schutzwall“ 1961 und seine Folgen für die Literatur (PDF).[collegamento interrotto]
  5. ^ (DE) Manfred Weissbecker, Kurt Pätzold, Reinhard Kühnl. Rassismus, Faschismus, Antifaschismus. Ed. PapyRossa Verlag, 2000. ISBN 978-3-89438-199-8. pag.286 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2012).

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