Najīb al-Dawla (in persiano نجيب الدوله; 1739 ? – 30 ottobre 1770) è stato un Nawwāb musulmano di epoca mughal (India).
Najīb al-Dawla - chiamato anche Najīb Khān Yūsafzaʾī[1], e soprannominato Mīr Bakshī, o Mukhtār Khaṣṣ - fu un Pashtun Rōhīllā Yūsafzaʾī inizialmente al servizio dei Mughal, passato nel 1757 sotto i vessilli di Aḥmad Shāh Abdālī quando il guerriero e signore afghano, fondatore della dinastia Durrānī, attaccò Delhi, allora sotto controllo maratha.
Fu anche un capo tribale nel Rohilkhand, fondatore negli anni quaranta del XVIII secolo della città di Najībābād, nel distretto di Bijnor, nell'attuale Stato dell'Uttar Pradesh, in India.
Cominciò la sua carriera verso il 1739, lasciando il suo villaggio di Maneri (distretto di Swabi Khyber Pakhtunkhwa, per fare il soldato di ventura, diventando comandante di una banda di uomini (jamadār), raggiungendo suo zio Bishāra Khān, che s'era insediato con altre famiglie pashtun a Bisharatnagar, presso Rampur (attuale Stato dell'Uttar Pradesh.
Entrò dapprima al servizio di ʿImād al-Mulk per lasciare più tardi i Mughal e raggiungere nel 1757 Aḥmad Shāh Abdālī quando questi attaccò Delhi.
Fu poi nominato Mīr Bakshī dell'Imperatore mughal da Abdālī e, più avanti, divenne noto come Najīb al-Dawla, Amīr al-Umarāʾ (lett. "Comandante dei comandanti") Shujāʿ al-Dawla (lett. "Il valoroso della dinastia").[2] Dal 1757 al 1770 fu Governatore di Saharanpur, con autorità su Dehradun. Molti resti architettonici del periodo Rōhīllā si possono ammirare a Najībābād, che egli fondò all'acme delle sue fortune, come ministro dei Mughal.[3]