Nanomacchina

Una macchina molecolare, o nanomacchina[1], è stata definita come un numero discreto di componenti molecolari che eseguono movimenti simil-meccanici (output) in risposta a specifici stimoli (input).[2] Spesso è applicata in modo più generale alle molecole che semplicemente imitano le funzioni a livello macroscopico. Il termine è comune anche in nanotecnologia e un numero di macchine molecolari altamente complesse sono state proposte con lo scopo di costruire un assemblatore molecolare. Le macchine molecolari possono essere divise in due ampie categorie: sintetiche e biologiche.

I sistemi molecolari che sono capaci di spostare un processo meccanico o chimico lontano dall'equilibrio rappresentano un ramo potenzialmente importante della chimica e della nanotecnologia. Per definizione, questi tipi di sistemi sono esempi di macchine molecolari, così come il gradiente generato da questo processo è in grado di svolgere un lavoro utile.

  1. ^ (EN) Peter Satir, Søren T. Christensen, Structure and function of mammalian cilia, in Histochemistry and Cell Biology, vol. 129, n. 6, Springer Berlin / Heidelberg, 26 marzo 2008, p. 688, DOI:10.1007/s00418-008-0416-9, 1432-119X. URL consultato l'11 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2020).
  2. ^ (EN) Ballardini R.;, Balzani V.; Credi A.; Gandolfi M.T.; Venturi M., Artificial Molecular-Level Machines: Which Energy To Make Them Work?, in Acc. Chem. Res., vol. 34, n. 6, 2001, pp. 445–455, DOI:10.1021/ar000170g.

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