Nayib Bukele | |
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43º Presidente di El Salvador | |
In carica | |
Inizio mandato | 1º giugno 2019[1] |
Vice presidente | Félix Ulloa |
Predecessore | Salvador Sánchez Cerén |
Sito istituzionale | |
Sindaco di San Salvador | |
Durata mandato | 1 maggio 2015 – 30 aprile 2018 |
Predecessore | Norman Quijano |
Successore | Ernesto Muyshondt |
Sindaco di Nuevo Cuscatlán | |
Durata mandato | 1 maggio 2012 – 30 aprile 2015 |
Predecessore | Álvaro Rodríguez |
Successore | Michelle Sol |
Dati generali | |
Partito politico | Nuevas Ideas (dal 2019) In precedenza: FMLM (2012-2017)[2] CD (2018) GANA(2018-2019) |
Nayib Armando Bukele Ortez[Annotazione 1] (AFI: naˈʝiβ aɾˈman.do buˈkele oɾˈt̪es; San Salvador, 24 luglio 1981) è un politico salvadoregno, imprenditore e 43º presidente di El Salvador, in carica dal 1º giugno 2019.
Bukele è il primo presidente dal 1984 a non essere stato eletto come candidato del sistema bipartitico composto dal Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale (FMLN), a capo della sinistra politica, e dell'Alleanza Repubblicana Nazionalista (ARENA), alla guida della destra.[3] Bukele ha ricoperto la carica di sindaco di Nuevo Cuscatlán tra il 2012 e il 2015 e poi di sindaco di San Salvador, la capitale, tra il 2015 e il 2018.[4]
Dopo aver vinto entrambe le elezioni come membro del FMLN, Bukele è stato estromesso dal partito nel 2017. Nel 2018 ha fondato il proprio partito: Nuevas Ideas. Ha cercato di vincere le elezioni presidenziali salvadoregne del 2019 con il partito di centro-sinistra Cambiamento Democratico. Dopo che la Corte Suprema Elettorale (TSE) ha sciolto il Cambiamento Democratico, Bukele si è candidato con il partito di centro-destra Grande Alleanza per l'Unità Nazionale (GANA) vincendo con il 53% dei voti.[4]
Il suo modo di governare è stato definito "autoritario".[5][6] Ha ricevuto numerose critiche da parte di organizzazioni internazionali, quali Amnesty International e Human Rights Watch, con accuse di violazioni dei diritti umani nella gestione della guerra alla criminalità e per l'uso dello stato di emergenza (o più propriamente dello stato d'eccezione)[7], prorogato per almeno 22 volte da quando è al potere. La revoca dello stato di emergenza è stata invocata anche dalle Nazioni Unite.[8]
Durante il suo primo anno di mandato, gli omicidi sono diminuiti del 50%, grazie al dispiegamento di migliaia di poliziotti e soldati nelle roccaforti delle gang e all'aumento della sicurezza nelle carceri. Il suo governo è stato accusato di aver negoziato segretamente con la Mara Salvatrucha (MS-13) per ridurre gli omicidi.[9][10] Dopo che oltre 80 persone sono state uccise da criminali durante un fine settimana del marzo 2022, il governo di Bukele ha arrestato 75.000 persone sospettate di essere affiliate alla criminalità organizzata segnando l'inizio della guerra di repressione nazionale della criminalità (la guerra contra las pandillas).[11]
Bukele ha dichiarato il Bitcoin come valuta a corso legale in El Salvador nel 2021.[12] Il suo governo ha introdotto politiche per promuovere l'uso del Bitcoin, come lo sviluppo del Chivo, un portafoglio digitale (wallet) per l'espansione dei bancomat Bitcoin, e ha iniziato a progettare la costruzione di Bitcoin City, una città autonoma con un regime fiscale vantaggioso, alimentata dall'energia geotermica dei vulcani di El Salvador.[13][14] La sua decisione di candidarsi alle elezioni generali salvadoregne del 2024 ha suscitato critiche data l'incostituzionalità di una rielezione presidenziale immediata.[15] Per tale ragione Claudia Juana Rodríguez de Guevara assunse il ruolo di presidente ad interim durante il periodo delle elezioni.[16]
Bukele ha vinto la rielezione il 4 febbraio 2024, con l'84,7% dei voti.[17]
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