Niki Lauda | |||||||||||||||||||||||
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Niki Lauda nel 2016 | |||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Austria | ||||||||||||||||||||||
Altezza | 175 cm | ||||||||||||||||||||||
Peso | 65 kg | ||||||||||||||||||||||
Automobilismo | |||||||||||||||||||||||
Categoria | Formula 1, Formula 2, BMW M1 Procar | ||||||||||||||||||||||
Ruolo | Pilota | ||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 3 novembre 1985 | ||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||
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Andreas Nikolaus Lauda, detto Niki (Vienna, 22 febbraio 1949 – Zurigo, 20 maggio 2019), è stato un pilota automobilistico, imprenditore e dirigente sportivo austriaco.
Tre volte campione del mondo di Formula 1 (nel 1975 e 1977 con la Ferrari e nel 1984 con la McLaren), come imprenditore ha fondato e diretto tre compagnie aeree, la Lauda Air, la Fly Niki e la Laudamotion; come dirigente sportivo, dopo essere stato consulente per Ferrari e avere diretto per due stagioni la Jaguar, dal 2012 fino alla sua morte ha ricoperto la carica di presidente non esecutivo della Mercedes.
Considerato uno dei migliori piloti della storia, era soprannominato Il computer per via della sua freddezza al volante.[1] Ha disputato 171 Gran Premi, vincendone 25, segnando 24 pole position e altrettanti giri veloci. Ha avuto una carriera sportiva di grande livello guidando per March, BRM, Ferrari, Brabham e, dopo un primo ritiro e un successivo ritorno alle corse, McLaren. Nel 1976, sul circuito del Nürburgring Nordschleife, ebbe un grave incidente che lo lasciò parzialmente sfigurato in viso; da ciò l'abitudine di indossare un berretto rosso, un accessorio presto divenuto un simbolo nella sua immagine pubblica.[2]