Nuovo Regno d'Egitto | |
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Massima estensione territoriale del Nuovo Regno nel XV secolo a.C. | |
Dati amministrativi | |
Lingue ufficiali | Egizio |
Lingue parlate | Egizio, nubiano, Cananeo |
Capitale | Tebe (1550 – 1352 a.C. circa, XVII e XVIII dinastia prima di Akhenaten; 1336 – 1279 a.C., XVIII e XIX dinastia prima di Ramses II) |
Altre capitali | Akhetaten (1352 – 1336 a.C. circa, Akhenaten della XVIII dinastia) Pi-Ramses (1279 – 1213 a.C. circa, Ramses II della XIX dinastia) Menfi (1213 – 1069 a.C. circa, a partire da Merneptah della XIX dinastia) |
Politica | |
Forma di Stato | Monarchia |
Forma di governo | Monarchia assoluta divina |
Faraone | Ahmose I (primo) (1550 - 1525 a.C. circa) Ramses XI (ultimo) (1107 - 1069 a.C. circa) |
Nascita | 1550 a.C. circa con Ahmose I |
Causa | Cacciata degli Hyksos, fondazione della XVIII dinastia e del Nuovo Regno |
Fine | 1069 a.C. circa con Ramses XI |
Causa | Regno di Ramses XI, termine del Nuovo Regno e inizio del Terzo periodo intermedio |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Africa settentrionale e Medio Oriente |
Popolazione | circa 3 milioni nel intera durata del regno |
Religione e società | |
Religione di Stato | Antica religione egizia |
Religioni minoritarie | Atonismo (durante il Periodo amarniano) |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Secondo periodo intermedio Regno di Kerma |
Succeduto da | Terzo periodo intermedio Regno di Kush Filistia |
Ora parte di | Egitto Sudan Siria Libano Palestina Giordania Turchia |
Con Nuovo Regno si intende il periodo della storia egizia che comprende le dinastie XVIII, XIX e XX, secondo la cronologia di Manetone. Il Nuovo Regno è il momento di massima espansione dell'influenza egizia, al punto che talvolta si tende a parlare di impero.
Se nei confronti della Nubia il termine è corretto in quanto l'Egitto estese il suo controllo diretto inglobando tutte le terre fino alla quarta cateratta e ponendole sotto il controllo di un figlio del re di Kush carica spesso ricoperta da un principe reale; per quanto riguarda l'area del Medio Oriente il controllo fu di tipo politico, attraverso accordi di vassallaggio con le più importanti dinastie della regione e con la collocazione di guarnigioni in alcune fortezze poste nei punti di transito. Proprio il tentativo di controllare l'area siro-palestinese, onde prevenire nuove infiltrazioni di genti semite, come era accaduto durante il secondo periodo intermedio, portò l'Egitto a scontrarsi prima con il regno di Mitanni e poi con l'impero ittita.
Punto di debolezza per l'Egitto fu il contrasto tra il potere del sovrano, che da re-dio (tipico dell'Antico Regno) diventò il re-generale, ed il potere del clero di Tebe, il cui capo, il Primo profeta di Amon, tese spesso ad assumere, de facto, il controllo dello Stato. Dopo il fallito tentativo di riforma religiosa imposto da Amenhotep IV / Akhenaton, l'Egitto riuscì a mantenere la sua unitarietà grazie a sovrani quali Seti I, Ramses II e Ramses III, i quali ripresero i loro interventi in Asia e si opposero alle ripetute invasioni dei Popoli del Mare. Durante la dinastia successiva vennero a mancare figure di questa rilevanza e lo Stato si spezzò nuovamente quando, verso la fine del II millennio a.C., il clero di Tebe prese apertamente il potere nell'Alto Egitto provocando una nuova scissione (terzo periodo intermedio) delle regioni del Delta, scissione che sarebbe durata più di quattro secoli.