Nursultan Nazarbaev

Nursultan Ábishuly Nazarbaev
Нұрсұлтан Әбішұлы Назарбаев
Nursultan Nazarbaev nel 2021

Presidente della Repubblica del Kazakistan[Nota 1]
Durata mandato24 aprile 1990 –
20 marzo 2019
Vice presidenteSergej Tereščenko (1990)[1]
Erik Asanbaev (1991—1996)
Capo del governoUzakbaj Karamanov
Sergej Tereščenko
Ákejan Kajygeldın
Nurlan Balǵymbaev
Qasym-Jomart Toqaev
Imanǵalı Tasmaǵambetov
Danıal Ahmetov
Kärim Mäsimov
Serik Ahmetov
Kärim Mäsimov
Baqytjan Saǵyntaev
Asqar Mamın
Predecessorecarica istituita
SuccessoreQasym-Jomart Toqaev

Presidente del Consiglio di Sicurezza del Kazakistan
Durata mandato21 agosto 1991[2] –
5 gennaio 2022
Predecessorecarica istituita
SuccessoreQasym-Jomart Toqaev

Presidente del Soviet Supremo della Repubblica Socialista Sovietica Kazaka
Durata mandato22 febbraio 1990 –
24 aprile 1990
PredecessoreQılibaı Medeubekov
SuccessoreErik Asanbaev

Primo Segretario del Partito Comunista del Kazakistan
Durata mandato22 giugno 1989 –
14 dicembre 1991
PredecessoreGennadij Kolbin
Successorecarica abolita

Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Socialista Sovietica Kazaka
Durata mandato22 marzo 1984 –
27 luglio 1989
PredecessoreBáıken Áshimov
SuccessoreUzakbaj Karamanov

Deputato del Soviet dell'Unione del Soviet Supremo dell'URSS
LegislaturaXI
CircoscrizioneOblast' del Kazakistan Settentrionale

Presidente di Nu̇r Otan
In carica
Inizio mandato4 luglio 2007
PredecessoreBaqytjan Jumaǵulov

Dati generali
Partito politicoOtan/Nur Otan/Amanat
(dal 1999)
In precedenza:
Partito Comunista del Kazakistan
(1962-1991)
Indipendente
(1991-1999)
Titolo di studiodoktor nauk in economia
FirmaFirma di Nursultan Ábishuly Nazarbaev Нұрсұлтан Әбішұлы Назарбаев

Nursultan Ábishuly Nazarbaev (in kazako Нұрсұлтан Әбішұлы Назарбаев?; Chemolgan, 6 luglio 1940) è un politico kazako.

Ha svolto il ruolo di governante del Kazakistan sin dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica ed è stato Presidente del Kazakistan dal 1990 al 2019,[3] creando nel tempo un regime di carattere autoritario e personalistico.[4] Dal 1991 al 2022 ha inoltre presieduto il Consiglio di Sicurezza del Kazakistan, dopo averne anche ampliato i poteri e la durata (dal 2018 la carica divenne infatti a vita)[5][6]. Secondo diverse fonti, ha continuato quindi a controllare de facto la politica del Kazakistan.[7][8][9] È stato, tuttavia, rimosso dall’incarico di presidente del Consiglio di Sicurezza del Kazakistan dal presidente Toqaev, in risposta alle proteste kazake di inizio 2022.

È stato il direttore generale del Consiglio dei ministri della Repubblica Socialista Sovietica del Kazakistan dal 1984 fino al 1989, sotto il governo di Dinmuchamed Kunaev, il Primo Segretario dell'allora Partito Comunista del Kazakistan. Ha poi servito come Primo Segretario del Partito Comunista del Kazakistan dal 1989 al 1991.[10]

In concomitanza delle proprie dimissioni, dal 23 marzo 2019 Nazarbaev decise di rinominare la capitale del Kazakistan, Astana, in Nur-Sultan tramite un decreto presidenziale in suo onore da lui stesso firmato.[11] Tuttavia, in seguito a una modifica costituzionale votata dal Parlamento e firmata dal presidente Tokaev, dal 17 settembre 2022 la capitale ha ripreso il precedente nome.


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  1. ^ Come Vicepresidente della Repubblica Socialista Sovietica Kazaka.
  2. ^ Fondato come Consiglio di Sicurezza della Repubblica Socialista Sovietica Kazaka.
  3. ^ Si è dimesso il presidente del Kazakistan, su ilpost.it, 19 marzo 2019. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  4. ^ Kazakistan, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  5. ^ (EN) Kazakh Leader To Become Life-Long Security Council Chairman, su rferl.org. URL consultato il 12 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2018).
  6. ^ (EN) Kazakh President given right to head National Security Council for life, su astanatimes.com, 13 luglio 2018. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  7. ^ (EN) The people of Kazakhstan wonder who their next president will be, su economist.com, 11 aprile 2019. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  8. ^ (EN) Nazarbayev’s Resignation Is an Attempt to Institutionalize His System, su themoscowtimes.com, 22 marzo 2019. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  9. ^ Rosalba Castelletti, Elezioni senza sorpresa in Kazakhstan: vince il partito al potere. Centinaia di arresti, su repubblica.it, 11 gennaio 2021. URL consultato il 20 aprile 2021 (archiviato il 19 aprile 2021; seconda copia archiviata il 19 aprile 2021).
    «Si è trattato delle prime elezioni legislative da quando, nel marzo 2019, Nazarbaev ha annunciato a sorpresa le sue dimissioni dopo trent'anni al potere e ha ceduto il potere a Kassym-Jomart Tokaev, 67 anni. Nazarbaev tuttavia continua a controllare tutti i gangli del potere»
  10. ^ Power and Change in Central Asia, pp. 59-61.
  11. ^ Cambia nome la capitale Astana: si chiamerà come l'ex presidente, su avvenire.it, 23 marzo 2019. URL consultato il 12 febbraio 2021.

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