Opera Vigilanza Repressione Antifascismo OVRA | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 1927 - 25 luglio 1943 18 settembre 1943 - 25 aprile 1945 |
Nazione | Italia (1927-1943) Repubblica Sociale Italiana (1943-1945) |
Servizio | Spionaggio Controspionaggio Polizia politica |
Dimensione | ~5.000 uomini |
Comando | Roma |
Battaglie/guerre | Guerra d'Etiopia Guerra Civile Spagnola Invasione italiana dell'Albania Seconda Guerra Mondiale |
Comandanti | |
Degni di nota | Arturo Bocchini Guido Leto |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
«Nell'Esercito vi era un'arma che aveva sopra tutto carattere esclusivamente dinastico: l'arma dei carabinieri. Era questa l'arma del Re. Anche qui il Fascismo cercò di organizzare una polizia che desse garanzie dal punto di vista politico e vi aggiunse una organizzazione segreta: l'OVRA.»
L'OVRA, sigla di Opera Vigilanza (o Volontaria) Repressione Antifascismo,[2] è stata la denominazione non ufficiale della polizia politica dell'Italia fascista dal 1927 al 1943 e nella Repubblica Sociale Italiana dal 1943 al 1945, costituita dopo l'emanazione delle leggi fascistissime nel 1926.
Compito dell'OVRA era la vigilanza e la repressione di organizzazioni sovversive, che tramassero contro lo Stato. Fu ispirata a Mussolini dalla polizia politica sovietica, la cosiddetta Čeka, ed istituita come Ispettorato speciale alla fine del 1926 per opera del nuovo capo della polizia, Arturo Bocchini.[3]