Odino (in norreno Óðinn, in proto-germanico: *Wōdanaz) è la divinità principale, personificazione del sacro o "totalmente altro", a un tempo il principio dell'universo e la sua modalità di attuazione, della religione e della mitologia germanica e norrena. Le fonti principali che permettono di delineare la figura di Odino e i miti relativi provengono principalmente dai miti scandinavi, compilati in lingua norrena (l'antenato delle lingue scandinave odierne) nell'Edda, il ramo meglio conservato nonché più recente dei miti germanici.
Nella mitologia eddica Odino è il principale rappresentante della classe di divinità dette Asi, ed è associato alla sapienza (visione del sacro), all'ispirazione poetica, alla profezia, alla guerra e alla vittoria. Brandisce Gungnir, la sua lancia, e cavalca Sleipnir, il suo destriero a otto zampe, altre allegorie mitologiche dell'Irminsul o Yggdrasill (letteralmente "destriero del Terribile"), l'albero cosmico.
Figlio di Borr e della gigantessa Bestla, fratello di Víli e Vé,[1] sposo di Frigg e padre di molti degli dèi, tra cui Thor (il Tuono ordinatore), e Baldr. Spesso viene inoltre definito "Padre degli Dèi" o Allfǫðr, Allvater, Allfather ("Padre del Tutto").
Secondo l'escatologia eddica Odino guiderà gli dèi e gli uomini contro le forze del caos nell'ultima battaglia, quando giungerà il Ragnarǫk, la fine del mondo, nel quale il dio sarà ucciso, inghiottito dal temibile lupo Fenrir, per essere immediatamente vendicato da Víðarr che ne lacererà le fauci dopo avergli piantato un piede nella gola. Un importante tempio dedicato alla triade divina di Odino sorgeva ad Uppsala, in Svezia.