Offensiva di Vienna

Offensiva di Vienna
parte del fronte orientale della seconda guerra mondiale
Truppe sovietiche sfilano nel centro di Vienna; sullo sfondo è visibile la guglia dello Stephansdom
Data16 marzo - 13 aprile 1945
LuogoVienna, Terzo Reich
EsitoVittoria sovietica
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
400.000 soldati e circa 400 mezzi corazzati (forze totali del Gruppo d'armate Sud solo in parte impegnate nella battaglia)[1]745.600 soldati (di cui 100.900 bulgari) con 400 mezzi corazzati (forze totali del 3º Fronte ucraino e della 46ª Armata del 2º Fronte ucraino)[1]
Perdite
dati non disponibiliSovietici: 38.661 morti e dispersi
129.279 feriti
Bulgari: 2.698 morti e dispersi
7.107 feriti[2]
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L'offensiva di Vienna fu una battaglia combattuta nella fase finale della seconda guerra mondiale sul Fronte orientale tra l'Armata rossa sovietica e la Wehrmacht tedesca.

La battaglia, iniziata il 16 marzo 1945 con l'offensiva sovietica a partire dalle posizioni raggiunte in Ungheria dopo la caduta di Budapest, si concluse il 13 aprile 1945 con la vittoria dell'Armata Rossa e la conquista di Vienna da parte dei soldati sovietici del 3º Fronte ucraino del maresciallo Fëdor Tolbuchin, nonostante l'accanita difesa di alcune unità Waffen-SS. Le truppe tedesche, ormai in disgregazione dopo la sconfitta, ripiegarono in rotta verso ovest, mentre le unità dell'Armata Rossa raggiunsero una nuova prestigiosa vittoria di importanza sia strategico-militare sia politica, in relazione ai possibili sviluppi della situazione internazionale dopo l'imminente crollo finale del Terzo Reich.

La conquista sovietica di Vienna precedette di pochi giorni la battaglia finale di Berlino che ebbe inizio il 16 aprile 1945.

  1. ^ a b D. Glantz-J. House, La grande guerra patriottica dell'Armata Rossa, p. 376.
  2. ^ D. Glantz-J. House, La grande guerra patriottica dell'Armata Rossa, p. 377.

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