Olocausto in Lettonia

Con Olocausto in Lettonia ci si riferisce ai crimini di guerra commessi dalla Germania nazista e dai collaboratori ai danni della popolazione ebraica durante l'occupazione della Lettonia.

Nei tre anni di insediamento dei tedeschi, si verificarono imprigionamenti, esecuzioni di massa, creazioni di campi di concentramento, fenomeni di ghettizzazione, lavori forzati e rapimenti di massa. Quando i sovietici avanzarono verso ovest nel corso dell'offensiva del Baltico, la Lettonia fu gradualmente abbandonata dai tedeschi: essi si lasciarono alle spalle i cadaveri di 66.000 ebrei lettoni,[1] 19.000 ebrei tedeschi, austriaci e cechi,[2] oltre a un numero imprecisato di ebrei lituani e ungheresi, gitani, simpatizzanti comunisti e persone affette da disturbi psichici. Altrettanto ignoto è il numero di attivisti anti-nazisti fatti prigionieri o eliminati nel corso delle rappresaglie.

  1. ^ (EN) DK Eyewitness Estonia, Latvia and Lithuania, Dorling Kindersley Ltd, 2017, p. 40, ISBN 978-02-41-45260-8.
  2. ^ (EN) Yitzhak Arad, The Holocaust in the Soviet Union, U of Nebraska Press, 2020, pp. 363-364, ISBN 978-14-96-21079-1.

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