Nell'onomastica giapponese i nomi propri (日本人の氏名?, nihonjin no shimei) sono composti da un cognome seguito da un nome proprio di persona. Tuttavia è solo nel 1898, in seguito al rinnovamento Meiji, che tutti i giapponesi sono stati obbligati a dotarsi di cognome; prima il cognome era una caratteristica delle persone di alto rango, mentre la gente comune di solito aveva solo un nome.[1]
Inoltre, quando si riporta un nome giapponese nell'alfabeto latino, dal periodo Meiji è convenzione usare l'ordine nome-cognome tipico dell'Occidente;[2] è una pratica tuttora diffusa nei testi in lingue occidentali, ma l'ordine nativo cognome-nome può essere usato per personaggi storici.[3]
I nomi giapponesi sono generalmente scritti in kanji, sebbene l'hiragana sia spesso utilizzato per i prenomi femminili. I cognomi più diffusi sono Satō, Suzuki e Takahashi.[4]