Operazione Bodyguard parte della seconda guerra mondiale | |
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Joseph Stalin, Franklin D. Roosevelt e Winston Churchill alla Conferenza di Teheran, nel 1943, quando venne ideata l'operazione | |
Data | 1943 - 1944 |
Luogo | Europa |
Esito | Vittoria alleata |
Schieramenti | |
Effettivi | |
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L'operazione Bodyguard ("guardia del corpo") fu il nome in codice della più estesa operazione di inganno militare della seconda guerra mondiale, realizzata dagli Alleati in preparazione all'operazione Overlord. Lo scopo di Bodyguard era impedire che i tedeschi scoprissero l'esatto luogo e data dell'apertura del "secondo fronte", tramite una serie di operazioni subalterne a Bodyguard stessa, in cui anche Overlord ebbe un ruolo.
La pianificazione di Bodyguard cominciò nel 1943 per mano di un dipartimento segreto il cui scopo era confondere i tedeschi sui piani alleati: il London Controlling Section (LCS). Il progetto strategico, chiamato Piano Jael, venne presentato all'Alto Comando alleato alla Conferenza di Teheran e approvato il 6 dicembre. L'obiettivo principale era convincere i tedeschi che l'invasione dell'Europa nordoccidentale sarebbe avvenuta più tardi di quando fosse programmato nella realtà, lasciando loro il dubbio sul luogo dello sbarco: se presso il Passo di Calais, nei Balcani, nella Francia meridionale o in Norvegia e dell'eventualità di un attacco sovietico in Bulgaria e nella Norvegia settentrionale.
L'operazione fu un successo. Gli Alleati riuscirono a portare a termine la loro missione, trattenendo le migliori truppe tedesche della Francia occupata lontane dalle spiagge dello sbarco, anche grazie alla decriptazione dei codici militari del Reich, da parte dei britannici, e dalla compromissione di tutte le spie nel Regno Unito.