L'ostracismo (in greco antico: ὀστρακισμός?, ostrakismós) era un'istituzione giuridica della democrazia ateniese volta a punire con un esilio temporaneo di dieci anni coloro che avrebbero potuto rappresentare un pericolo per la città.[1][2]
Secondo Aristotele, l'ostracismo fu ideato da Clistene nel 510 a.C.;[3] alcuni, appoggiandosi a un frammento di Arpocrazione, datano la sua istituzione a circa vent'anni dopo, quando ve ne fu la prima applicazione (vittima fu Ipparco di Carmo, della famiglia dei Pisistratidi).[4]
- ^ (EN) David Sacks; Oswyn Murray; Lisa R. Brody, Encyclopedia of the Ancient Greek World, Infobase Publishing, 2014, ISBN 978-14-38-11020-2, p. 235.
- ^ (EN) Roy F. Baumeister; Brad Bushman, Social Psychology and Human Nature, Cengage Learning, 2007, ISBN 978-04-95-11633-2, p. 342.
- ^ Aristotele, Costituzione degli Ateniesi, 22, 1.
- ^ Giorgio Camassa, Atene: la costruzione della democrazia, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2007, ISBN 978-88-82-65419-1, p. 106.