PKZIP

PKZIP
software
PKZIP 2.50 in esecuzione su DR-DOS
PKZIP 2.50 in esecuzione su DR-DOS
PKZIP 2.50 in esecuzione su DR-DOS
GenereArchiviatore di file
SviluppatorePhil Katz, PKWARE
Ultima versione10 per I5/OS, 9.0 per Windows, 2.5 per DOS (1999 per DOS)
Sistema operativoMultipiattaforma
LinguaggioC
linguaggio assembly
LicenzaProprietaria[senza fonte]
Sito webwww.pkware.com

PKZIP è un software di archiviazione file e compressione dei dati, scritto dallo scomparso Phil Katz, e commercializzato dalla sua azienda PKWARE, Inc. PKZIP sta per "Phil Katz's ZIP program".[1][2]

La prima versione di PKZIP è apparsa nel 1989[3] come strumento ad esecuzione dalla riga di comando DOS, distribuito come shareware al costo di 25 dollari per la registrazione. PKZIP utilizza tre diversi algoritmi di compressione, noti rispettivamente con i coloriti termini inglesi di shrinking, reducing e imploding ("restringere", "ridurre" e "implodere"), selezionati in base alle caratteristiche dei file da comprimere. Sebbene all'epoca molto popolare il formato PKZIP 1 è attualmente molto raro, tanto che la maggior parte degli attuali strumenti di decompressione non sono in grado di effettuare le operazioni di shrinking e reducing, mentre quella di imploding è di solito supportata.

Nel 1993 la PKWARE lanciò la versione PKZIP 2, senza tutti i vari metodi di compressione di PKZIP 1, sostituiti da un unico metodo di compressione che Phil Katz definì deflating. Nonostante si tratti di un unico metodo in effetti può essere applicato con livelli di compressione diversi. Il formato di file risultante divenne da allora onnipresente nel mondo di Windows e di Internet. Quasi tutti i file con estensione .zip sono in formato PKZIP 2, e le utility per leggere e scrivere questi file sono generalmente fornite a corredo di tutte le piattaforme. Per assicurare l'interoperabilità del formato ZIP, Phil Katz ne ha reso pubblica la specifica tecnica, che viene tenuta periodicamente aggiornata e pubblicata.

Con l'introduzione di standard di crittografia proprietari, alcuni sviluppatori decisero di non implementare, da allora in poi, tutte le estensioni al linguaggio, creando, di fatto, una sorta di frattura nel formato.

Nel 2004 PKWARE introdusse SecureZIP[3], una tecnologia data dall'unione di PKZIP e della crittografia AES fino a 256 bit. SecureZIP consente l'utilizzo di password o di certificati X.509.

  1. ^ Addio, Mr. Zip, su punto-informatico.it. URL consultato il 3 giugno 2020.
  2. ^ Mark Stamp e Richard M. Low, Applied Cryptanalysis, su Google Books. URL consultato il 3 giugno 2020.
  3. ^ a b (EN) Company History, su pkware.com. URL consultato il 3 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2020).

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