Pacoro II | |
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Moneta coniata sotto Pacoro II | |
Re dei Parti | |
In carica | 78 d.C. – 110 d.C. circa |
Predecessore | Vologase I (legittimo) Vologase II (anti-re) Artabano III (anti-re) |
Successore | Vologase III (legittimo) Osroe I (anti-re) |
Nascita | Partia, 61/62 |
Morte | Partia, 105 circa |
Casa reale | Arsacidi di Partia |
Padre | Vologase I |
Madre | ? |
Figli | Vologase III, Assidare, Partamasiride, Meredate |
Religione | zoroastrismo |
Pacoro II (in partico 𐭐𐭊𐭅𐭓) (Partia, 61/62 – Partia, 110 circa) è stato un sovrano che governò l'impero partico dal 78 al 105 circa.
Figlio e successore di Vologase I (regnante dal 51 al 78), durante l'ultima parte del mandato di suo padre governò l'impero assieme al suo genitore. Dopo la morte di Vologase I nel 78, Pacoro rivestì la carica apicale in maniera autonoma, malgrado dovette fronteggiare una grande sommossa scatenata da suo fratello Vologase II e protrattasi fino alla sconfitta di quest'ultimo, avvenuta nell'80. Nel 79/80, l'autorità di Pacoro fu messa in dubbio da un altro principe partico, Artabano III, da lui neutralizzato nell'81. Un terzo rivale, tale Osroe I, avanzò le proprie pretese sulla corona nel 109. L'anno successivo, a Pacoro subentrò suo figlio Vologase III, che continuò la lotta di suo padre avviata contro Osroe I per esercitare il potere nell'impero.
Come suo padre, Pacoro portò avanti le medesimo politiche perseguite dal grande re dei Parti Artabano II (r. 12-38/41), che passavano per un risanamento dell'erario imperiale stabilendo un nuovo sistema commerciale e rafforzando le relazioni con altre potenze, come la dinastia cinese degli Han. L'interesse dei Parti verso le terre orientali continuò ad assumere rilevanza anche in Corasmia, Battriana e Hindu Kush. L'influenza dei Parti è dimostrata dalla diffusione dei loro elementi nella coniazione di numerose entità politiche in quelle zone.
Sotto Pacoro, l'impiego dell'effigie della dea greca Tiche sulla parte posteriore dei denari divenne più comune rispetto a quella del re seduto con un arco, in particolare sulle monete coniate a Ecbatana. Tiche costituiva una rappresentazione delle dee iraniche Anahita o Ashi.