Panzer II Sd.Kfz. 121 | |
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Panzer II esposto al museo di storia militare di Belgrado. | |
Descrizione | |
Tipo | Carro armato leggero |
Equipaggio | 3 (capocarro/mitragliere, pilota e operatore radio/cannoniere) |
Costruttore | FAMO Daimler-Benz MAN AG |
Data impostazione | 1934 |
Data entrata in servizio | 1936 |
Utilizzatore principale | Germania |
Esemplari | 1.906 - 2.040 |
Altre varianti | Marder II Wespe |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 4,81 m |
Larghezza | 2,28 m |
Altezza | 2,15 m |
Peso | 9,5 t |
Capacità combustibile | 170 l |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Maybach HL62TR con 6 cilindri alimentato a benzina e raffreddato ad acqua |
Potenza | 140 hp (104,4 kW) a 2.600 giri al minuto |
Trazione | cingolata |
Sospensioni | a mezze balestre inclinate |
Prestazioni | |
Velocità su strada | 39,5 km/h |
Autonomia | 190 km su strada 125 km fuoristrada |
Armamento e corazzatura | |
Apparati di tiro | mirino ottico TZF 4 |
Armamento primario | 1 cannone 2 cm KwK 30 da 20 mm |
Armamento secondario | 1 mitragliatrice MG 34 da 7,92 mm |
Capacità | 180 colpi da 20 mm, 1.425 proiettili da 7,92 mm |
Corazzatura frontale | 30 - 35 mm |
Corazzatura laterale | 14,5 mm |
Corazzatura posteriore | 14,5 mm |
Corazzatura superiore | 12 mm |
Trincea | 1,7 m |
Note | I dati si riferiscono alla versione Ausf. F |
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Il Panzer II, abbreviazione del nome completo Panzerkampfwagen II, il cui numero di identificazione dell'esercito era Sd.Kfz. 121, è stato un carro armato leggero tedesco progettato nei primi anni trenta come rimpiazzo del blindato leggero Panzer I.
Nonostante il progetto dovesse solo fungere da anticamera per i più avanzati Panzer III e Panzer IV, il Panzer II costituì il nerbo delle divisioni corazzate tedesche durante le campagne di Polonia e di Francia, venendo utilizzato anche durante l'invasione dell'URSS nel 1941, dimostrando però parametri superati: ritirato quasi completamente dalla prima linea tra il 1942 e il 1943, fu relegato a compiti di addestramento, mantenimento dell'ordine pubblico e lotta antipartigiana; il versatile scafo fu invece riutilizzato per diversi progetti di semoventi e cacciacarri.