Papa Benedetto XIV | |
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Pierre Subleyras, Papa Benedetto XIV (1746); olio su tela, 133x96 cm, Metropolitan Museum of Art, New York | |
247º papa della Chiesa cattolica | |
Elezione | 17 agosto 1740 |
Incoronazione | 25 agosto 1740 |
Fine pontificato | 3 maggio 1758 (17 anni e 259 giorni) |
Cardinali creati | vedi Concistori di papa Benedetto XIV |
Predecessore | papa Clemente XII |
Successore | papa Clemente XIII |
Nome | Prospero Lorenzo Lambertini |
Nascita | Bologna, 31 marzo 1675 |
Ordinazione sacerdotale | 2 luglio 1724 |
Nomina ad arcivescovo | 12 luglio 1724 da papa Benedetto XIII |
Consacrazione ad arcivescovo | 16 luglio 1724 da papa Benedetto XIII |
Creazione a cardinale | 9 dicembre 1726 da papa Benedetto XIII |
Pubblicazione a cardinale | 30 aprile 1728 da papa Benedetto XIII |
Morte | Roma, 3 maggio 1758 (83 anni) |
Sepoltura | Basilica di San Pietro in Vaticano |
Benedetto XIV, in latino Benedictus PP. XIV, nato Prospero Lorenzo Lambertini (Bologna, 31 marzo 1675 – Roma, 3 maggio 1758), è stato il 247º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 17 agosto 1740 (giorno dell'elezione al 255º scrutinio)[1] alla sua morte. Il suo pontificato, considerato uno dei più significativi della storia del papato in età moderna[2], attuò una serie di riforme pastorali nello spirito dell'illuminismo cattolico di stampo muratoriano[3].
Uomo politicamente realista e moderno nell'affrontare i rapporti nei confronti degli atei e dei non cattolici, Benedetto XIV mise in pratica una serie di decreti volti a colmare le lacune politico-amministrative lasciate dai pontefici precedenti. Fautore di un mecenatismo non soltanto umanista, ma anche scientifico, papa Lambertini mutò atteggiamento a partire dagli anni cinquanta, quando si fecero sempre più allarmanti le tendenze anticlericali dell'illuminismo, il quale vedeva come suo principale antagonista l'ordine dei Gesuiti.
Oggetto di una vivace disputa storiografica, divisa tra storici favorevoli al papa bolognese per il suo spirito profetico nell'amministrazione della Chiesa, e intellettuali critici nei suoi confronti per la sua arrendevole politica concordataria, papa Lambertini è rimasto noto perlopiù al grande pubblico per la commedia Il cardinale Lambertini del bolognese Alfredo Testoni, in cui il commediografo mise in risalto il carattere "anticonformista" che contraddistingueva il Lambertini storico.
«Da uno dei più lunghi conclavi di questi ultimi secoli...è uscito il papa più importante di tutto il secolo, e anche il più grande da Sisto V a Leone XIII...»